Disastro a Venezia, parte la raccolta fondi: “e allora la Sicilia? E la Calabria? E Matera?”

Più che il Mose ci vorrebbe Mosè. O forse sarebbe meglio Noè con il suo bel diluvio universale, per far ripartire questo mondo da zero
MeteoWeb

C’è alta marea a Venezia. C’è la devastazione a Venezia. Una delle città più belle del mondo rischia concretamente di perdere per sempre dei pezzi di sé. Ci sono stati due morti. Quanto sta accadendo nella patria dei Dogi è drammatico e i danni sono inestimabili: centinaia di migliaia di euro e ripercussioni molto gravi sul futuro della città.

Tutto il mondo si è mosso, tutto il mondo guarda con strazio le immagini di storici edifici e opera d’arte rimaste vittima delle inondazioni. Negozi che quasi non esistono più, case inagibili, persone che hanno perso tutto. Enrico Mentana ha deciso di lanciare un’iniziativa per raccogliere fondi al fine di aiutare la città.

Claudio Furlan/LaPresse

«Aiutare è un atto spontaneo, non un obbligo o una tassa – ha scritto il direttore del Tg7 sui social –. Se non sentite il desiderio di farlo, in favore di chi in zone magari meno note nella laguna ha perso tutto, passate oltre, perché il post non vi riguarda. Evitate però i soliti commenti impastati di odio e rancore. Non è il giorno, non è l’argomento».

Ecco, e qui sta il punto. Il rancore, l’odio e il veleno degli haters che in queste occasioni danno il meglio di sé stessi, non hanno tardato ad arrivare. I commenti meschini si perdono, sotto al post di Mentana come sotto ad altri che parlano di Venezia e dei danni della marea. C’è chi scrive: “E Matera allora? A Matera nessuno ha dato nulla“; o ancora: “La Sicilia e la Calabria sono state colpite dal maltempo e nessuno se ne è interessato“; e poi: “A Venezia ho pagato 10 euro per un panino e 4 euro per un bicchiere d’acqua, devo dargli altri soldi?“. La solita ‘fiera del qualunquismo‘, insomma, che non si comprende bene perché debba sempre venire fuori nei momenti meno opportuni.

alluvione matera 12 novembre 2019
Matera

Ma finché sono utenti social a parlarne siamo quasi nei limiti del normale. Il problema si pone quando queste bombe di furbizia arrivano da rappresentati politici. E’ il caso di Rosa D’Amato, portavoce del Movimento 5 stelle, che chiede l’attivazione delle risorse del Fondo di solidarietà per Matera e per la Puglia. I danni ci sono, senza alcun dubbio, e porvi rimedio è un imperativo imprescindibile, ma si tratta di danni dovuti al maltempo e la risoluzione di questo tipo di problema deve essere fisiologica per ogni amministrazione, locale o meno, che si rispetti.

Quanto accaduto sulle coste del Salento, della Basilicata e della Calabria Jonica, come anche il nubifragio di Matera e la tempesta di Licata, sono eventi seri – anzi serissimi – che meritano la giusta attenzione, come su MeteoWeb facciamo e abbiamo sempre fatto, ma quello che sta succedendo a Venezia è una vera e propria calamità, che non ha nulla a che vedere con ciò che hanno subito le regioni del Sud, seppur con gravi danni.

Venezia

Venezia, allo stato attuale, ha bisogno di aiuto. Sono e saranno giorni difficili. Venerdì sera è attesa ancora acqua alta, e la città è indifesa. Il Mose è semplicemente ‘non pervenuto’ e questo accomuna il Veneto alla Calabria, alla Sicilia e al sud in generale: non sappiamo prevenire, da Nord a Sud, perché siamo impegnati a discutere degli “altri”, piuttosto che rimboccarci le maniche per migliorare le condizioni, soprattutto future, di tutti.

Più che il Mose ci vorrebbe Mosè. O forse sarebbe meglio Noè con il suo bel diluvio universale, per far ripartire questo mondo da zero e provare a vedere se con una seconda chance riusciamo a fare qualcosa di meglio di quanto fatto in questi ultimi duecentomila anni.

Condividi