Utilizzando le immagini radar della missione Copernicus Sentinel-1, l’animazione mostra l’evoluzione di due fratture del ghiaccio da settembre 2016 fino a metà di ottobre 2019. La grande voragine che si estende verso nord è chiamata Chasm 1, mentre la fessura che si estende verso est è chiamata la Crepa – o Crack – di Halloween.
Scoperta per la prima volta il 31 ottobre 2016, la crepa di Halloween si estende a partire da un’area nota come McDonald Ice Rumples – che è là dove la parte inferiore della piattaforma di ghiaccio galleggiante è ancorata al basso fondale. Questo punto di fissaggio rallenta il flusso di ghiaccio e corruga la superficie ghiacciata come a formare delle onde.
Del resto, Chasm 1 è rimasto al suo posto per oltre 25 anni. Precedentemente era rimasto stabile per molti anni, ma, nel 2012 si è notato che la fessura dormiente ha iniziato ad estendersi verso nord.
Attualmente, Chasm 1 e la Crepa di Halloween sono separate da pochi chilometri. Quando si incontreranno, si staccherà un iceberg grande quasi come Londra e dintorni. Da anni le due fratture, in allungamento, sono sul punto di incrociarsi – è solo questione di tempo prima che le due si incontrino.
La piattaforma di Brunt è monitorata da decenni dai glaciologi, ed è in costante evoluzione. Le prime mappe degli anni ’70 indicano che la piattaforma di ghiaccio era una massa di piccoli iceberg saldati insieme dal ghiaccio marino.
Il distacco del ghiaccio è un processo naturale nel ciclo di vita delle piattaforme di ghiaccio. Sebbene l’iceberg sia di dimensioni considerevoli, non sarà il più grande degli iceberg a staccarsi in Antartide. Nel 2017 una porzione del Larsen C si staccò generando uno degli iceberg più grandi mai registrati, modificando il profilo della penisola Antartica.
Il movimento delle piattaforme di ghiaccio è molto imprevedibile. Il monitoraggio periodico effettuato dai satelliti offre una vista senza precedenti sugli eventi che si verificano in regioni remote, e mostra come le piattaforme di ghiacccio reagiscono ai cambiamenti delle dinamiche del ghiaccio, ed alle temperature dell’aria e dell’oceano.
Come missione radar avanzata, Copernicus Sentinel-1 può riprendere immagini della superficie della Terra attraverso nuvole e pioggia, indipendentemente dal fatto che sia giorno o notte. Ciò la rende una missione ideale per il monitoraggio delle regioni polari, che sono al buio durante i mesi invernali, e per il monitoraggio delle foreste tropicali, che sono generalmente nascoste dalle nuvole.
Questa immagine fa parte del programma video Earth from Space.
In collaborazione con Rivista Geomedia.