In Piemonte nelle ultime ore si sono verificate piogge forti sulla fascia nord–occidentale, sulla pianura torinese e sui settori appenninici ai confini con la Liguria.
In provincia di Torino si sono registrati 20/30 cm di neve sopra quota 1600 metri.
Il Bormida è sopra il livello di pericolo ma non si attendono incrementi significativi, il Belbo in incremento ha raggiunto la soglia di pericolo. Lo Scrivia è a livello di guardia, il Tanaro sulla soglia di pericolo vicino a Montecastello e livello di guardia ad Asti. Chisola e Malone hanno superato il livello di pericolo. Livelli di guardia superati da Po, Stura di Lanzo, Ceronda, Cervo, Elvo, Varaita e Ghiandone. Il lago d’Orta è alla soglia di guardia.
Nelle prossime ore si prevedono precipitazioni diffuse su basso Alessandrino e Cuneese orientale. Nel pomeriggio tenderanno ad attenuarsi. La quota neve si innalzerà fino a 1700-1800 m. E’ possibile un incremento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua nelle pianure torinesi e in alcune sezioni del Po a valle di Torino, ed un aumento del livello idrometrico del lago Maggiore fino al livello di guardia. Nelle ore centrali della giornata sono attesi la piena del Tanaro ed il mantenimento di permanere per l’intera giornata di livelli critici. In provincia di Torino si segue con attenzione l’evoluzione delle portate dei torrenti Ceronda, Chisola e Malone.
La piena del Po e dei rii minori ha allagato la località di Cardè, il primo paese della pianura Padana nel Parco del Po Cuneese. La piena ha invaso il corso vittorio Emanuele II, mentre nelle vie laterali l’acqua ha raggiunto anche il metro d’altezza. Decine le abitazioni che hanno subito allagamenti.
Allagati a Torino i Murazzi e il Borgo Medievale. Sotto osservazione le aree del Meisino e del Fioccardo per possibili allagamenti nelle prossime ore.
Un’auto è finita nel fiume Bormida, in provincia di Alessandria: i Vigili del fuoco, hanno recuperato due occupanti. Una persona, travolta dall’acqua, mentre camminava, risulta dispersa. E’ proprio l’Alessandrino la zona più colpita dal maltempo. In mattinata sono esondati il torrente Belbo e Bergamasco. Sono circa 200 le persone evacuate tra Acqui Terme, Cremolino, Ovada, Prasco, Alessandria, Gavi, Orsara Bormida, Terzo d’Acqui, Visone, Pareto, Montechiaro d’Acqui, e 668 le utenze elettriche disalimentate, in parte in via di risoluzione.
A causa del cedimento di una rete di contenimento del versante, la Provincia di Vercelli ha chiuso la SP78 tra Varallo e Civiasco, in Valsesia. Disposta anche la chiusura della SP60, tra Balocco e Bastia, nella parte di pianura. Rimangono chiuse, su decisione della commissione valanghe, la SP10 Rimasco-Rima e la SP124 Rimasco-Carcoforo, in Valsesia. A Rive, nella bassa Vercellese, il sindaco ha disposto la chiusura della strada comunale che costeggia il torrente Marcova, che ha esondato.
Il Lago Maggiore è appena sotto il livello di piena. Gli oltre 100 millimetri di pioggia di ieri hanno gonfiato i fiumi che hanno fatto crescere il livello del Lago. Notevole l’afflusso d’acqua che alle 9 di stamattina era di 1991, 4 metri cubi al secondo, mentre il deflusso è di 945,3 metri cubi al secondo alla diga della Miorina (Sesto Calende), dove l’acqua entra nel fiume Ticino.
“Il Po si è gonfiato di oltre tre metri nelle ultime 24 ore e supera la soglia di criticità con un livello di oltre 4 metri per effetto delle condizioni climatiche straordinarie con l’onda di piena che si propaga lungo l’asta fluviale“: è l’allarme che lancia la Coldiretti dopo il monitoraggio di stamane al Ponte della Becca sul principale fiume italiano in cui affluiscono molti corsi d’acqua interessati da esondazioni ed allagamenti dalla Liguria al Piemonte fino all’Emilia e al Veneto. Coldiretti, facendo una prima stima dei danni per l’agricoltura, parla di ricadute per oltre 100 milioni.