Airbus porta al livello superiore la tecnologia del payload fotonico OPTIMA

Nell'ambito del progetto OPTIMA Horizon 2020, Airbus ha validato e prototipato la tecnologia del payload fotonico portandola al Technology Readiness Level 6 (TRL 6)
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Nell’ambito del progetto OPTIMA Horizon 2020, Airbus ha validato e prototipato la tecnologia del payload fotonico portandola al Technology Readiness Level 6 (TRL 6), l’ultimo passo prima del prototipo per l’orbita. Questa dimostrazione di fattibilità è un passo avanti verso l’uso dei payload fotonici sui satelliti per le telecomunicazioni. Questi payload fotonici potrebbero rivoluzionare le future generazioni di satelliti per le telecomunicazioni in termini di design, potenza e funzionalità.

I payload fotonici utilizzeranno la luce per trasferire segnali all’interno del satellite, sostituendo le attuali tecnologie basate sulla radiofrequenza (RF), e consentiranno lo sviluppo di satelliti più potenti ed efficienti in grado di rispondere alla complessità e alla crescente raffinatezza richiesta dai clienti.

OPTIMA tiene conto dell’evoluzione futura dei payload sui satelliti per telecomunicazioni e dei collegamenti inter-satellite, che dovrebbero entrare nell’era del terabit al secondo e dei multi GB/s entro il 2020.

La tecnologia OPTIMA consente di progettare i payload di questo tipo riducendo significativamente la massa, il volume e i consumi energetici rispetto agli approcci interamente basati sulle microonde. Allo stesso tempo, i circuiti fotonici integrati consentono di ridurre i costi di produzione e integrazione.

La tecnologia sviluppata dal progetto OPTIMA apre la strada all’integrazione sostenibile della fotonica nei payload dei satelliti per le telecomunicazioni. Faciliterà l’aggiornamento dei satelliti per telecomunicazioni multibeam, avvalendosi al contempo degli investimenti in ricerca e sviluppo per realizzare la nuova generazione di collegamenti inter-satellite coerenti con componenti pienamente integrati e qualificati.

“Unendo diversi partner industriali siamo riusciti a sviluppare le applicazioni spaziali della fotonica, dimostrare la loro fattibilità e migliorare il loro livello di evoluzione tecnologica. Le apparecchiature a basso consumo progettate all’interno di OPTIMA ci consentono di creare payload ad alto potenziale e collegamenti inter-satellite multi-GB/s con consumi energetici, massa e impatto ambientale notevolmente ridotti”, ha dichiarato Javad Anzalchi, project manager e responsabile tecnico di Airbus.

Il progetto OPTIMA, gestito da Airbus a Stevenage nell’ambito del programma Horizon 2020 finanziato dalla Commissione Europea, è composto da partner specializzati provenienti da tutta Europa, tra cui DAS Photonics (Spagna), Cordon Electronics (Italia), SODERN (Francia), Huber + Suhner Polatis (Regno Unito) e IMEC (Belgio).

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