Allerta Meteo – Countdown irruzione fredda. Mancano circa 20 ore all’ingresso sull’Italia delle correnti fredde continentali da giorni annunciate su queste pagine per il prossimo fine anno. L’anticiclone verrà rimosso in maniera anche piuttosto veemente da un nucleo di aria fredda che, dal Baltico, Russia, già si è portato in queste ore sull’Est Europa e che nel corso della prossima notte irromperà, attraverso l’Adriatico, sulle regioni centro-meridionali italiane. A subire l’impatto più intenso dell’aria piuttosto fredda proveniente dai settori continentali, saranno soprattutto le regioni adriatiche centro-meridionali, le aree relative appenniniche, il Sud Italia e la Sicilia. Abbiamo avuto già modo di rilevare, nei precedenti editoriali, che l’aria fredda in arrivo sarà in gran parte secca in origine e che l’instabilità associata, specie nevosa, in via generale, pur diffusamente presente, non sarà particolarmente significativa. Tuttavia, va rilevato che l’aria fredda proveniente da Est, nel sorvolare i nostri bacini, in questo caso il mare Adriatico, il mare Jonio settentrionale e il basso Tirreno, comunque si caricherà di una buona dose di umidità e, complici i tanti rilievi esposti alle correnti da Nord-Nordest, potranno aversi precipitazioni localmente anche importanti sulle aree sopravvento.
Ma vediamo come potrebbe evolvere la situazione e quali potrebbero essere i settori più interessati da nevicate importanti. Intanto va detto che l’ingresso dell’aria fredda nella notte prossima, sarà contrassegnato da un primo nucleo perturbato abbastanza consistente che apporterà piogge, rovesci e temporali sulle regioni centrali adriatiche, dal Sud delle Marche, Sudest Umbria, Abruzzo, fino alla Puglia centro-settentrionale, Foggiano, Barese e naturalmente lungo tutti i settori appenninici corrispondenti, fino alla Lucania e alla Sila. Già in questa fase, avranno luogo prime nevicate, tuttavia a quote intorno ai 900/1000 m, poi verso il mattino in calo a 5/600 m sull’Appennino centrale, rilievi del Molise, Nord Campania e Nord Puglia, ma fenomeni più deboli.
Poi, per tutto il corso della giornata di domani, sabato 28, per l’intera giornata di domenica 29 e fino a metà giornata di lunedì 30, le correnti fredde spazzeranno in lungo e in largo le regioni centro-meridionali adriatiche, appenniniche, il Sud Italia e la Sicilia. In questa fase ci saranno occasioni per nevicate, tuttavia a impulsi, quindi nevicate irregolari e magari non estese, con impulsi che colpiranno aree localizzate, ma saranno piuttosto frequenti per 48 ore circa. Naturalmente l’aria sempre più fredda in arrivo, permetterà alla neve di scendere fino a bassissima quota, con imbiancate o alcuni centimetri fino a 2/300 m lungo tutto l’Appennino, qualche imbiancata anche in pianura e verso le coste abruzzesi-molisane localmente. Lungo le aree appenniniche, sopra i 4/500 m, potrebbero essere abbastanza diffusi, entro fine vento, ossia entro lunedì 30, 5-7 cm; ma su aree localizzate, si potrebbe arrivare spesso anche intorno ai 10/15 cm e ci sono aree dove la particolare insistenza dei flussi, perché evidentemente più esposte alle correnti portanti del sistema, addirittura si potrebbero avere accumuli davvero significativi.
Stando ai dati attuali, accumuli over 20 cm potrebbero essere possibili sui rilievi centrali dell’Abruzzo, in particolare su quelli nei pressi di Sulmona, su quelli meridionali, area Majella, e verso i confini molisani, naturalmente soprattutto a partire dai 5/600 m. Accumuli ugualmente intorno ai 20 cm possibili anche sulle aree Nord molisane, area Capracotta, sempre a partire dalle medesime quote di 5/600 m; ma accumuli fino a 7/10 cm anche a 3/500 m, imbiancate o qualche cm fino a bassa quota o al piano e verso le coste localmente tra Abruzzo e Molise. Possibili 5/10 cm a Campobasso entro fine evento.
Relativamente alle aree meridionali, gli accumuli maggiori dovrebbero riguardare le aree interne settentrionali della Campania, tra Beneventano, Avellinese ed Est Salernitano, anche Nordest Casertano, Matese, buona parte della Lucania e i rilievi interni pugliesi, le Murge, con accumuli sui 4-5 cm, anche 10 cm localmente entro fine evento, sempre a partire dai 5/600 m; alle quote inferiori, fino a bassa quota, 100/200 m, imbiancate o qualche centimetro. Da rilevare, accumuli maggiori a partire dai 5/ 600 m sulla Lucania, soprattutto sull’area del Potentino, qui anche con 15 cm localmente, e fino a 20/25 cm sull’area Pollino.
Infine, un rilievo particolare meritano le nevicate previste su alcuni settori della Calabria e della Sicilia. Su queste aree, in particolare, potrebbero aversi i fenomeni sia in forma di pioggia che di neve più abbondanti, sebbene anche in questo caso in forma localizzata. Riteniamo in particolare che sulla Sila possano cadere, entro fine evento, fino a 30/40 cm di neve sopra i 6/700 m, qualche decina di centimetri anche a quote inferiori, 400/500 m, e imbiancate o alcuni centimetri fino a 2/300 m. Neve abbondante prevista anche sul Nord della Sicilia. Sulle aree insulari settentrionali, specie del Messinese, Est Palermitano e Nord Catanese, sono attese nevicate abbondanti qui soprattutto sopra i 6/700 m, nell’ordine diffusamente di 5/10 cm, anche 20/25 cm localmente tra i Nebrodi e i rilievi occidentali del Messinese. Nevicate potrebbero raggiungere anche quote più basse sul Nord Sicilia, fino a 3/400 m, magari con imbiancate o qualche centimetro localmente. Sottolineiamo anche che tutta la fase fredda tra sabato e fino a lunedì, sarà associata a venti sostenuti, spesso forti di Tramontana, Bora e Grecale con mari spesso agitati, crollo termico di 10° mediamente su tutto il Centro Sud e anche giornate di gelo in collina, sui 600 m.
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