Il nucleo della cometa interstellare Borisov è molto più piccolo di quanto supposto fino ad oggi. Il telescopio spaziale Hubble della NASA/ESA ha catturato ancora una volta la cometa Borisov che sta attraversando il nostro Sistema Solare sulla via del ritorno nello spazio interstellare svelando dettagli molto importanti sulle dimensioni del suo nucleo.
Ad una velocità mozzafiato di oltre 175.000 chilometri orari, Borisov è una delle comete più veloci mai viste. E’ solo il secondo oggetto interstellare noto per essere passato attraverso il Sistema Solare. La cometa si avvicinera’ alla Terra alla fine di dicembre, ad una distanza di 290 milioni di chilometri.
Nell’ottobre 2019, Hubble ha osservato la cometa a una distanza di circa 420 milioni di chilometri dalla Terra e poi è tornato a catturare immagini della Cometa anche nei mesi successivi. Queste nuove osservazioni fatte a novembre e dicembre 2019 della cometa a una distanza più ravvicinata forniscono informazioni più chiare sui dettagli e sulle dimensioni del visitatore interstellare.
“Hubble ci fornisce la migliore misura delle dimensioni del nucleo della cometa Borisov, che è la parte davvero importante della cometa”, ha affermato David Jewitt, professore di scienze planetarie e astronomia all’Università della California, a Los Angeles, il cui team ha catturato il le immagini migliori e più nitide di questa prima cometa interstellare.
“Sorprendentemente, le nostre immagini di Hubble mostrano che il suo nucleo è più di 15 volte più piccolo di quanto le precedenti indagini suggerissero che potesse essere. Il raggio è inferiore a mezzo chilometro. Questo è importante perché conoscere le dimensioni ci aiuta a determinare il numero totale e la massa di tali oggetti nel Sistema Solare e nella Via Lattea. Borisov è la prima cometa interstellare conosciuta e vorremmo sapere quanti altri corpi celesti analoghi ci sono “.
Borisov può rappresentare solo l’inizio di una serie di scoperte di oggetti interstellari che visitano brevemente il nostro Sistema Solare. Ci possono essere migliaia di tali oggetti interstellari qui in un dato momento; la maggior parte, tuttavia, è troppo debole per essere rilevata con i telescopi di oggi.
Osservazioni di Hubble e altri telescopi hanno mostrato che anelli e gusci di detriti ghiacciati circondano le giovani stelle dove è in corso la formazione dei pianeti. Un’interazione gravitazionale tra questi oggetti simili a una cometa e altri corpi enormi potrebbe causare la loro espulsione nelle profondita’ nello spazio dove vanno alla deriva tra le stelle.