Su 3 milioni di malati di anoressia in Italia, uno ogni 4 donne e’ un maschio. Se finora la malattia e’ stata considerata solo ‘femminile’, i dati degli esperti aprono un nuovo scenario. Ma spiegano anche che essendo la patologia genericamente ritenuta ‘da ragazze’, i maschi ricevono diagnosi piu’ tardive, oltre al fatto che temono lo stigma. Dell’argomento parlano gli endocrinologi dell’Ame che sottolineano come a sottovalutare il problema siano gli stessi medici, ‘a causa di un pregiudizio diagnostico di genere’.
L’eta’ in cui si presenta la malattia cosi’ come per le ragazze e’ intorno ai 14-15 anni. Negli ultimi anni sono stati registrati casi anche a partire dai nove anni.
“I ricercatori per anni hanno escluso gli uomini dagli studi e standardizzato i protocolli clinici e diagnostici solo sulla popolazione femminile”, spiega Simonetta Marucci, endocrinologa esperta dei disturbi del comportamento alimentare.
“L’anoressia degli uomini – aggiunge – ha manifestazioni in parte simili a quelle dell’ambito femminile ma spesso l’ossessione per la forma fisica puo’ esprimersi attraverso una attivita’ sportiva compulsiva, oltre ad un comportamento alimentare dannoso”.
Altra malattia da sempre ‘letta’ al femminile e’ la puberta’ precoce, che nell’ultimo mezzo secolo si e’ anticipata sempre di piu’. E contrariamente a quanto si creda, non riguarda solo le femmine. “La presenza di sostanze inquinanti nell’ambiente e nel cibo altera questo processo fisiologico anticipandolo anche di 2-3 anni. La puberta’ precoce si puo’ curare, ma la sua terapia va sempre decisa caso per caso da uno specialista e condivisa con i genitori”, afferma Vincenzo Toscano, past president dell’Ame.