La cosa più difficile è stata quella di avere come unico aggancio con la Stazione Spaziale i piedi ancorati al braccio robotico, ma non c’è stato nessun problema come quello riscontrato nel 2013 quando fu costretto a rientrare prima del previsto: è quanto raccontato da Luca Parmitano al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nel collegamento organizzato con Palazzo Chigi, alla presenza del sottosegretario Riccardo Fraccaro, del direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) Jan Woerner e del presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) Giorgio Saccoccia. “Tutta la missione ha ottenuto risultati superlativi per la quantità del lavoro svolto e questo e’ stato merito dell’equipaggio, siamo esempio importantissimo di lavoro di squadra“, ha detto l’astronauta rispondendo alla richiesta di Conte di tracciare un primo bilancio della sua missione, in vista del rientro a Terra del 6 febbraio.
“Alla fine della missione mancano tre settimane molto impegnative”, ha detto ancora AstroLuca riferendosi alle tre passeggiate spaziali in programma, l’ultima delle quali lo vedra’ di nuovo al lavoro sul cacciatore di antimateria Ams (Alpha Magnetic Spectrometer) con il collega Andrew Morgan della Nasa. “Ogni passeggiata spaziale ha sempre un’altissima componente di rischio, basti pensare che sei anni fa un’avaria alla mia tuta spaziale ha causato un’infiltrazione di acqua nel casco, mettendomi a rischio di perdere la vita“, ha precisato ancora l’astronauta. “Sebbene le tre passeggiate spaziali di questa missione abbiano un livello di difficolta’ molto superiore, non hanno avuto nessuna difficolta’ tecnica, se non quella del lavoro stesso, messo in atto per la prima volta e progettato esclusivamente per questa attivita’“, ha osservato riferendosi all’ installazione della nuova pompa di raffreddamento dell’Ams.
“E’ stato particolarmente difficile – ha aggiunto – aver lavorato quasi completamente dal braccio robotico canadese, con i piedi bloccati al braccio robotico come unico legame con la Stazione Spaziale. Questo significa che l’addestramento a terra e’ importante per mettere da parte paure e difficolta’ e potersi concentrare sul lavoro”. “Quanto e’ stato importante l’addestramento ricevuto dell’Aeronautica Militare?“, ha chiesto Conte. “L‘addestramento come pilota sperimentatore ha specificita’ simili a quelle di un astronauta e ha contribuito a formarmi per affrontare situazioni di emergenza. Come il pilota, l’astronauta e’ preparato a seguire delle procedure, ma nell’emergenza le procedure non esistono ed e’ qui che entra in gioco l’esperienza pregressa“.