“Le aziende hanno avuto qualche difficolta’, le abbiamo incontrate e sollecitate, e’ chiaro che li’ non possiamo costruire io e l’assessore Palma Costi con la cazzuola e la calce, quindi sollecitiamo e siamo convinti che si possa fare tutto e farlo bene, anche perche’ e’ stato un risultato talmente straordinario che ci mancherebbe che non lo centrassimo“. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, parlando con i cronisti della realizzazione del Centro Meteo che sorgera’ al Tecnopolo di Bologna.
“Stiamo seguendo passo dopo passo tutto questo, perche’ per l’Emilia-Romagna sara’ una grande opportunita’, anche per il Paese e per l’Europa”, ha aggiunto Bonaccini. “Portare qui il centro meteorologico Europeo, e d’accordo con il governo giallo-verde, che ho sempre ringraziato per questo, aver anche deciso lo scorso anno che Italia Meteo, il centro nazionale, verra’ fatto qui, e’ una grande opportunita’“.
Per evitare qualsiasi ritardo, ha fatto sapere in seguito la Regione, da “gennaio si lavora 20 ore su 24 all’interno del Tecnopolo di Bologna per la completa realizzazione della nuova sede del data center del Centro Meteo”. L’opera, dovra’ essere completata e consegnata entro il 2 maggio 2020.
“Nelle scorse settimane – ha spiegato la Regione -, le imprese vincitrici della gara costituite in associazione temporanea d’impresa, hanno ritenuto di procedere ad una riorganizzazione tra loro nella ripartizione dei lavori”. La Regione Emilia-Romagna ha ora acconsentito a questa riorganizzazione delle attivita’, “utile per accelerare i tempi del cantiere”. Ogni decisione dall’inizio del procedimento, e’ stata condivisa nel “Board del progetto che vede la presenza di esponenti della Regione e del Centro Meteo e portata a conoscenza del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, che ha ratificato da parte del Governo italiano l’accordo internazionale necessario per eseguire l’appalto”.