Emergenza smog, il ministro Costa: “E’ una competenza delle regioni, ma c’è il ruolo del Ministero”

"La competenza a intervenire è delle Regioni cionondimeno c'è un ruolo del ministero dell'Ambiente". Così il ministro dell'Ambiente Sergio Costa in aula alla Camera
MeteoWeb

“La competenza a intervenire è delle Regioni cionondimeno c’è un ruolo del ministero dell’Ambiente”. Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa in aula alla Camera in risposta ad una interrogazione sulle iniziative volte a prevenire e ridurre l’inquinamento atmosferico, con particolare riferimento alle città dell’Emilia-Romagna.

“Ci sono tantissimi morti: 80-90mila è un numero agghiacciante. Ora come sapete siamo sottoposti a due misure d’infrazione europea che pesano sulle tasche degli italiani e ci dimostrano che il cammino da fare è significativo – osserva Costa – Rammentiamo che la competenza a intervenire è delle Regioni, parliamo dell’Emilia Romagna, ma delle Regioni in generale cionondimeno, ovviamente, c’è un ruolo del ministero dell’Ambiente”. “Il 4 giugno del 2019, dopo una lunga negoziazione con l’Ue, abbiamo firmato a Torino il Clean Air Dialogue, il modo concreto di uscire dalle infrazioni ma principalmente di non contare più quelle morti. Ha un tempo tecnico, sono state previste con vari ministeri 17 azioni che in alcuni casi si stanno concretizzando“, dice Costa ricordando le diverse linee di intervento messe in campo.

“Per l’Emilia Romagna, il ministero dell’Ambiente ha già messo a disposizione 100 mln di euro per il trasporto pubblico locale a zero impatto, la combustione domestica e l’efficientamento energetico. Li mette a disposizione della Regione affinché i cittadini possano essere agevolati nel cambiamento del loro stile di vita. Altri 40 mln sono stati dati per l’acquisto di autobus pubblici e favorire il trasporto pubblico locale non impattante“, ricorda, tra le altre cose, Costa. “Poi c’è la legge clima, ex dl clima, che ci consente la riforestazione urbana. Un insieme di percorsi che stiamo facendo in modo concreto con l’Ue da una parte e le Regioni dall’altra. Adesso è il momento di correre“, conclude.

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