Previsioni Meteo – Abbiamo già avuto modo in precedenti editoriali di rilevare che il peggioramento del tempo, oramai prossimo, e’ stato decisamente ridimensionato, espletandosi sostanzialmente per 2/3 giorni con maggiore vigore, poi perdendo progressivamente intensità e anche caratteristiche fredde. Insomma, quel che poteva sembrare inizialmente una svolta invernale più seria, viene confermata come una semplice rottura anticiclonica, nemmeno tanto fredda e, soprattutto, con poca continuità rispetto alle aspettative di qualche giorno fa.
Dopo la fase più enfatizzata con nubi e fenomeni più ricorrenti tra il weekend e lunedì 20, ma ancora piogge localmente anche martedì 21 essenzialmente circoscritte alle isole maggiori, le ultime simulazioni evidenziano un allontanamento eccessivo verso Ovest della depressione responsabile del maltempo e, di converso, una rimonta dell’alta pressione dal territorio africano verso l’Italia. A partire da mercoledì 22 e con maggiore efficacia tra il 23 e il 24 gennaio, quindi, tempo tendenzialmente stabile e soleggiato e con temperature in aumento, come evidenziano le dinamiche bariche in cartina, con rimonta anticiclonica dal territorio nordafricano.
Più incerta, invece, l’evoluzione successiva, verso l’ultimo weekend di gennaio, 25/26 del mese. L’alta pressione pare possa essere ancora abbastanza presente,sul bacino centrale del Mediterraneo, tuttavia dal Nord Atlantico o dai settori subpolari, potrebbe innescarsi una seconda ondulazione instabile che, malgrado l’opposizione anticiclonica, potrebbe riuscire a incidere moderatamente verso l’Italia e il Mediterraneo centro settentrionale, facendo penetrare delle semi-onde moderatamente instabili.
Se dovesse andare in porto questo tentativo, l’Italia potrebbe vedere l’ingresso di moderati fronti instabili che potrebbero apportare delle piogge sparse, soprattutto sulle regioni tirreniche centrali, verso quelle appenniniche, veloci al Nord, più deboli sulle aree meridionali. In riferimento alle temperature, questa possibile azione un po’ più instabile non sarebbe associata, secondo i dati attuali, a particolare aria fredda, poiché la parte più intensa del cavo nordatlantico, quella più fredda, non riuscirebbe a penetrare il bacino del Mediterraneo. Tuttavia, stante la matrice polare del cavo e, altresì, trattandosi di una tendenza a medio-lungo periodo, lasciamo un margine di incertezza circa una possibile componente più fredda associata alla nuova ondulazione con, magari, risvolti più invernali.
La redazione di MeteoWeb seguirà costantemente l’evoluzione per tutta la seconda decade di gennaio, portando quotidiani aggiornamenti sulla base agli ultimi dati via via acquisiti.
Previsioni Meteo, il punto. Niente da fare per l’Inverno, adesso il rischio è che “esploda” una Primavera anticipata
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