“Le malattie infiammatorie croniche dell’intestino sono diventate un problema importante con un impatto di circa 200mila pazienti in Italia e problemi di gestione terapeutica abbastanza complessi visto che negli ultimi 20 anni sono state inserite terapie biologiche molto costose che costituiscono un problema dal punto di vista economico”.
Lo dice il professor Mario Cottone, direttore dell’unità operativa di medicina interna dell’ospedale Cervello di Palermo, parlando al convegno ‘Le malattie infiammatorie croniche intestinali oggi’ organizzato in Sala Zuccari al Senato dall’Osservatorio Sanità e Salute su iniziativa dell’Osservatorio Nazionale per i Diritti dei Malati.
“Occorre fare squadra con le istituzioni. Uno dei problemi italiani e’ che non esiste un registro nazionale che permetta di dare una dimensione complessiva del problema. Negli ultimi 30 anni l’incidenza di queste malattie in Italia e’ aumentata. Si tratta di un problema sociale rilevante perché colpisce in particolare i giovani rendendo piuttosto problematica la loro qualità della vita”, aggiunge ancora.