”Immaginiamo una stanza con le porte e le finestre chiuse, come l’area fumatori di un aeroporto, e 10 persone che fumano al suo interno. L’aria in breve tempo diventa irrespirabile. C’è un problema: le porte non possono essere aperte. Rimanere così al suo interno è insostenibile. A quel punto per migliorare la situazione viene chiesto a cinque persone di non fumare. L’aria nella stanza continua ad essere densa di fumo ma almeno si evita che peggiori”. Così in un post su Facebook il sindaco di Roma Virginia Raggi.
”E’ quello che sta accadendo nella città di Roma dove, in questi giorni, l’aria registra una alta concentrazione di polveri dannose alla salute anche a causa dei gas di scarico delle automobili e delle condizioni climatiche che ne favoriscono l’accumulo. Come amministrazione siamo intervenuti con gli strumenti emergenziali a disposizione: negli orari più trafficati, abbiamo vietato la circolazione alle automobili più inquinanti. E’ come se avessimo chiesto a una parte dei fumatori di non appesantire ancora di più l’aria della stanza chiusa”.
”In generale i veicoli diesel – si legge nella risposta degli uffici tecnici alla domanda sul perché ci siano maggiori penalizzazioni per i diesel – hanno fattori di emissione diversi dai veicoli a benzina, fondamentalmente dovuti alla diversa tipologia motoristica che intrinsecamente li caratterizza. I diesel emettono quantità maggiori sia di PM che di NOx (g/Km) a parità di classe ambientale di omologazione. Anche se tali differenze sono venute via via riducendosi per le classi di omologazione più recenti, si assiste ancora a differenze quantitative (per gli ossidi di azoto e per le polveri in termini di numero di particelle). E’ importante inoltre evidenziare che il maggior contributo dato in termini di NOx contribuisce non solo direttamente al mancato rispetto dei limiti di legge per tale inquinante (con i conseguenti effetti negativi sulla salute umana), ma anche, come noto, indirettamente (contribuendo alla formazione del PM) alla frazione più fine del materiale particolato, frazione che, peraltro, è quella che esplica maggiori effetti dannosi sulla salute”.