Oggi si guarda alla missione Luna-27 con Prospect, ma le trivelle di Leonardo sono un primato italiano in orbita già con la missione Rosetta e per lo studio delle comete e con ExoMars 2020 per svelare i misteri di Marte. La tecnologia di trivellazione del colosso aerospaziale italiano contribuisce infatti a diverse e strategiche missioni spaziali internazionali.
La missione dell’Esa Rosetta -che dal 2004 al 2016 ha studiato per la prima volta la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko- era equipaggiata con la sofisticata trivella di Leonardo con l’obiettivo di perforare la superficie della cometa fino a 30 centimetri ed estrarre campioni. La missione Rosetta è partita per studiare l’origine delle comete e per comprendere l’origine del sistema solare. Ma non solo. La stessa trivella made in Italy è stata sviluppata per la missione spaziale ExoMars2020 e, per la prima volta nella storia, questo ‘trapano spaziale’ tutto italiano scaverà la superficie del Pianeta Rosso, fino alla profondità di 2 metri, alla ricerca di tracce di vita.
Progettata per funzionare in condizioni estreme, ad una temperatura di 80 gradi sotto zero, la trivella marziana raccoglierà circa 20 campioni di roccia. Dopo la progettazione e la realizzazione della trivella per una cometa e per Marte, ora Leonardo svilupperà, grazie al contratto siglato oggi a Nerviano, la trivella Prospect per la missione Luna-27.