“Lo spazio è un tema che per l’Italia, e per l’Europa, può e deve diventare il nuovo paradigma delle politiche che siamo chiamati a partire dalla transizione verso la sostenibilità ambientale. Dallo spazio possiamo controllare, prevenire e favorire le azioni sulla Terra. Ma affinché tutto questo generi la spinta necessaria ad una inversione di tendenza deve diventare un patrimonio collettivo a disposizione di tutti i cittadini, non riservato soltanto agli operatori del settore. Lo spazio deve diventare più democratico”.
Lo ha detto a Bruxelles, intervenendo alla dodicesima Conferenza europea sullo spazio, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, che ha aperto i lavori della IV Sessione dedicata al Green Deal Europeo.
“Lo spazio – ha aggiunto – rappresenta il volano per lo sviluppo scientifico, economico e sociale, è un acceleratore di processi innovativi e trasferimenti tecnologici, in una parola costituisce la nuova frontiera per affrontare le sfide che abbiano di fronte. La lotta al riscaldamento globale è senza dubbio la più impellente di queste sfide: dobbiamo trasformare questa emergenza in opportunità perché la transizione ecologica può creare nuovi posti di lavoro, efficientare i nostri modelli produttivi e rilanciare l’economia.
È questo l’obiettivo del Green deal con cui l’Europa può davvero archiviare l’austerità per puntare su uno sviluppo compatibile con l’ambiente. In questo contesto lo spazio può rivestire un ruolo determinante in termini di opportunità che offre, perché rappresenta un elemento abilitante per i settori più strategici ai fini della sostenibilità.
Le applicazioni che dobbiamo sviluppare devono cambiare i comportamenti collettivi e arrivare con semplicità nelle case dei cittadini europei, le informazioni sul monitoraggio dei cambiamenti climatici devono diventare appannaggio di tutti i contribuenti ed essere fruibili in modo semplice e diffuso. Lo spazio – ha consumo Fraccaro – può rappresentare il punto di vista migliore per immaginare e progettare il nostro futuro ma dobbiamo farlo diventare il punto di vista di tutti, non di pochi addetti ai lavori: credo sia questo il nostro compito affinché l’accesso allo spazio e a ciò che lo spazio può fornire sia sempre di più a portata di tutti”.