“E’ una giornata bellissima e intensa per i ragazzi arrivati qui. Mi spiace che tu non possa vedere i loro colori e il loro entusiasmo. Se anche uno solo dei 400 ragazzi che sono in questa sala volesse da grande fare un lavoro che riguarda lo spazio, per noi sarebbe gia’ un grande risultato”. Lo ha detto oggi, nel primo pomeriggio, Giorgio Saccoccia, presidente dell’Agenzia Spaziale, nel corso di una videochiamata in diretta con Luca Parmitano a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
Oggi infatti a Tor Vergata nell’auditorium Luigi Broglio dell’Asi è stata organizzata una manifestazione dedicata alle scuole alla quale hanno partecipato almeno 400 ragazzi di eta’ compresa tra i 13 e i 16 anni appartenenti a scuole di Firenze e Milano.
Tra loro anche quelli dell’I.T.I.S. Meucci di Firenze che sono stati protagonisti di un vero e proprio esperimento che proprio Luca Parmitano ha portato a termine nella settimana scorsa a bordo dell’ISS. Si tratta dell’esperimento XenoGriss che ha avuto l’obiettivo di studiare la crescita e rigenerazione dei tessuti utilizzando come modello sperimentale girini di Xenopus laevis. Gli studenti del Meucci hanno costruito una parte dell’hardware del progetto e hanno anche assistito al lancio della missione a Cape Canaveral.
Nel corso della mattina gli studenti hanno avuto modo di comprendere non solo la complessita’ delle missioni spaziali ma anche la meticolosita’ con la quale vengono selezionati e preparati gli esperimenti che vengono effettuati a bordo dell’Iss. Nel corso della video chiamata i ragazzi hanno posto al comandante Luca Parmitano una serie di domande di carattere tecnico, per esempio in merito alle sue recenti attivita’ extraveicolari, ma anche riguardo a cosa si riesce a vedere dallo spazio in relazione al nostro pianeta.
“Una delle cose che piu’ colpiscono – ha detto Parmitano – e’ la fragilita’ della nostra Terra. Siamo abituati a concepire il pianeta come qualcosa di statico, ma dalla nostra stazione la vediamo cambiare, negli ultimi anni sempre in peggio. Riusciamo a vedere come tutti gli eventi siano collegati tra di loro e come l’influenza degli esseri umani stia cambiando il pianeta e la natura”.
Inoltre, Luca non ha negato di voler guardare, in prospettiva e come sogno nel cassetto, verso la Luna, verso cioe’ una missione europea sulla Luna. “E’ innegabile che l’Europa e anche l’Italia stiano guardando a questo obiettivo – ha detto – e io ho una forte speranza e una grande volontà di poter contribuire a quel progetto”.
“In poco piu’ di una generazione – ha dichiarato il presidente dell’ASI Giorgio Saccoccia – siamo passati da una visione romantica dello spazio legata agli astronauti e all’esplorazione a qualcosa di utile per la vita di tutti i giorni – tutte le nostre app utilizzano tecnologie spaziali anche la protezione del nostro pianeta cha sta cosi’ a cuore ai ragazzi sfrutta infrastrutture spaziali. Cio’ si e’ reso possibile grazie all’impegno di persone che hanno dedicato la loro vita professionale allo sviluppo di questa tecnologie e mi auguro che questa giornata possa essere d’ispirazione anche solo per uno di loro per intraprendere la professione e contribuire all’avanzamento delle tecnologie spaziali. Oggi questi 400 ragazzi hanno avuto la possibilita’ di scoprire l’importanza delle attivita’ spaziali che non sono solo esplorazione ma il nostro vivere quotidiano. Hanno appreso che, senza saperlo, utilizzano tanta tecnologia spaziale o di derivazione spaziale. Luca Parmitano, nel collegamento a loro dedicato, li ha spronati a credere e concentrarsi sui loro obiettivi e ad avere la consapevolezza della fragilita’ della Terra. Un posto unico che dallo spazio non mostra confini ma solo molta sofferenza per i nostri dannosi comportamenti”.