Virus Cina, i medici di famiglia: “Vaccinatevi conto l’influenza stagionale”

"Chi non lo ha fatto si vaccini perché così rende due servizi: uno a se stesso e uno al medico che lo visita, perché facilita la diagnosi delle due infezioni"
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“In questa fase invito i pazienti che non si sono ancora vaccinati contro l’influenza stagionale a farlo”. Per evitare che “si mettano insieme i timori per l’influenza, fortemente attiva in questo periodo dell’anno, e i timori per il virus cinese”, ma anche per facilitare la diagnosi e alleggerire il Sistema sanitario. E’ l’appello del Segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti, a margine dell’incontro organizzato a Roma per la conclusione della campagna nazionale “Adesso Basta”.

Chi non lo ha fatto si vaccini – avverte – perché così rende due servizi: uno a se stesso e uno al medico che lo visita, perché facilita la diagnosi delle due infezioni”, spiega Scotti. Non è tardi per vaccinarsi. “La stagione dell’influenza finisce, di solito tra fine marzo e inizio aprile”. Inoltre, sottolinea Scotti, “vaccinarsi riduce la circolazione dell’influenza, crea meno casi, meno pressione sul servizio sanitario che, in questo modo, può concentrare maggiore attenzione sui pochi casi che ci saranno da nuovo virus. La vaccinazione – conclude Scotti – rende la diagnosi differenziale più facile, più rapida per l’isolamento di eventuali casi di coronavirus”.

I medici di famiglia: “Noi sentinelle epidemiologiche primarie”

I medici di famiglia si mettono a disposizione del Ministero della Salute per supportare la Task Force per il Coronavirus. Già partite campagne di informazione presso la popolazione e collaborazioni con gli specialisti infettivologi della SIMIT.

“I Medici di Medicina Generale rappresentano lo strumento primario e capillare di informazione nei confronti di tutti i cittadini del nostro Paese e nello stesso tempo i mediatori più affidabili tra la popolazione generale da una parte e l’autorità sanitaria locale e i Centri Specialistici dall’altra” sottolinea Claudio Cricelli, Presidente SIMG. La situazione epidemica del Novel Coronavirus 2019 è in continua evoluzione. La riunione dell’OMS di oggi potrebbe dichiarare lo stato epidemico. Di fatto questo tema sanitario è una vera e propria emergenza – per ora senza rilievo clinico – la cui portata ed i cui sviluppi sono solo parzialmente prevedibili. Mercoledì 29 si sono riunite presso l’Istituto Superiore di Sanità tutti i rappresentanti delle autorità sanitarie del nostro Paese. Il gruppo proseguirà queste riunioni periodicamente tutti i mercoledì nella stessa sede. La SIMG – Società Italiana di Medicina Generale – contestualmente ha chiesto al Ministro della Salute Roberto Speranza di allargare alla Medicina Generale la Task Force Ministeriale per il Coronavirus. I Medici di Medicina Generale restano infatti i principali punti di riferimento: sono la prima linea del Servizio Sanitario Nazionale, anche in condizioni di rischio epidemico e di elevata morbilità stagionale.

“È a noi che i pazienti si rivolgono quando avvertono qualche sintomo di qualsiasi tipo – evidenzia il Presidente SIMG Claudio Cricelli – la nostra categoria dunque si rivela lo strumento primario e capillare di informazione nei confronti di tutti i cittadini del nostro Paese. Nella comunicazione con le persone, siamo privilegiati, vista la nostra conoscenza del territorio, della comunità, delle famiglie e degli individui stessi.

Questa posizione particolare ci porta anche ad essere i mediatori più affidabili tra la popolazione generale da una parte e l’autorità sanitaria locale e i Centri Specialistici dall’altra: i dati raccolti permettono infatti di capire l’evoluzione della situazione e di proporre a questi enti continui e dettagliati aggiornamenti. La funzione dei Medici di Medicina Generale è di fatto quella di essere le sentinelle epidemiologiche primarie nonché efficaci valutatori del “Risk Assessment”, ossia la valutazione del rischio in base alla minaccia. Questo è il risultato dell’opportunità di poter osservare in tempo reale ciò che avviene e conoscere nel dettaglio le situazioni cliniche di tutta la popolazione”. Sulla base di queste premesse, la SIMG ha deciso di costituire una minitaskforce della MG con gli specialisti infettivologi della SIMIT con l’obiettivo di diffondere informazioni aggiornate e tempestive, anche più volte al giorno, derivanti esclusivamente dalle fonti ufficiali che immediatamente saranno pubblicate sui rispettivi siti.

Sin dalle prime minacce la SIMG si è attivata per informare tutta la rete dei medici di famiglia e, tramite questi, i cittadini. La collaborazione con la SIMIT – Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali ha poi portato a un documento, elaborato da SIMIT e condiviso da SIMG, indispensabile per consentire agli Operatori Sanitari ed ai Medici di Medicina Generale del nostro Paese per avere informazioni pratiche, recenti e tempestivamente aggiornate con cui potranno informare i propri assistiti sullo stato e sull’evoluzione della malattia. Le due Società Scientifiche intendono sviluppare in questo modo – chiarisce una nota – un modello di collaborazione interprofessionale che consenta la creazione di una vera e propria rete di sorveglianza e di presa in carico di tutte le malattie infettive nel nostro Paese.

“Questo accordo intersocietario è fondamentale per favorire una rapida ed efficiente comunicazione. Gli infettivologi, infatti, sono impegnati nello studio del fenomeno in continua evoluzione, ma se dovessero comparire dei sintomi nel nostro Paese i primi a vederli sarebbero i Medici di Medicina Generale, a cui si rivolgono quotidianamente i cittadini” sottolinea il Prof. Claudio Cricelli, Presidente SIMG.

Garantito il trasporto di provviste e materiale

La Cina ha moltiplicato gli sforzi per garantire il trasporto delle provviste e il flusso di traffico, mentre il Paese si batte contro il nuovo coronavirus (2019-nCoV). Mi Feng, portavoce della Commissione nazionale per la salute, in una conferenza stampa, ha reso noto che sono state adottate misure per alleviare la carenza di materiali e gestire il trasporto verso gli ospedali in prima linea nella prevenzione e il controllo dell’epidemia. Il portavoce ha affermato che le scorte di materiali protettivi per il personale medico sono ancora limitate al momento, ma le capacita’ di produzione sono in fase di recupero con un maggior numero di materiali d’importazione disponibili.

“La situazione sta migliorando” ha dichiarato. “Il trasporto, importante elemento di collegamento per frenare la diffusione del virus, si rivela anche un importante elemento per soddisfare le esigenze di viaggio delle persone, mantenere l’ordine sociale e garantire i rifornimenti di emergenza durante il periodo di prevenzione e controllo dell’epidemia”, ha affermato Wu Chungeng, portavoce del ministero dei Trasporti. Secondo il portavoce del ministero, saranno adottate ulteriori misure per soddisfare le crescenti esigenze delle persone in termini di viaggi e di prodotti.

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