Virus Cina, “possibile picco tra 7-10 giorni”: aumentano i pazienti guariti

Quando ci sarà il picco dell'epidemia di coronavirus? E' la domanda delle domande nel pieno dell'emergenza e gli epidemiologi non hanno una risposta precisa e inequivocabile
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Quando ci sarà il picco dell’epidemia di coronavirus? E’ la domanda delle domande nel pieno dell’emergenza e gli epidemiologi non hanno una risposta precisa e inequivocabile. Secondo Zhong Nanshan, a capo del team nazionale di esperti istituito per il controllo del nuovo coronavirus, “è molto difficile stimare con precisione quando l’epidemia raggiungerà il suo picco. Ma penso che tra una settimana o al massimo 10 giorni, raggiungerà il climax e poi non ci saranno più incrementi di contagi su larga scala”. “L’epidemia di Sars è durata circa sei mesi, ma non credo che il nuovo focolaio di coronavirus si protrarrà così a lungo“, ha precisato Zhong.

“Aumentano i pazienti guariti”

Aumentano i pazienti con polmonite da coronavirus guariti in diverse province e comuni cinesi, secondo quanto riferito dagli ospedali. Quattro malati nella provincia meridionale dello Jiangxi sono stati dimessi oggi. Precedentemente due malati avevano lasciato le strutture sanitarie nella provincia di Anhui nella Cina orientale e uno nel comune di Chongqing, nel sud-ovest della Cina.

I pazienti, rispettivamente di 25, 30 e 44 anni, hanno tutti lavorato o vissuto a Wuhan, il centro dell’epidemia. Anche in Sichuan si registra un primo malato guarito. A Pechino un medico contagiato dal coronavirus dopo un viaggio a Wuhan, centro dell’epidemia, è stato dimesso oggi.

E’ il quinto caso di paziente guarito nella capitale cinese. Secondo Zhang Wei, esperto del quartier generale nello Jiangxi per la prevenzione e il controllo dell’epidemia, in base all’analisi dei pazienti guariti diagnosi e trattamento precoce sono la chiave per riprendersi dall’epidemia.

Migliora l’attendibilità e la disponibilità dei test

Una migliore capacità di analisi e una disponibilità di test ampliata sono la spiegazione dell’aumento del numero di casi confermati di nuove infezioni da coronavirus in Cina. Le autorità sanitarie cinesi hanno annunciato oggi che 7.711 casi confermati di polmonite causata dal coronavirus sono stati segnalati in 31 regioni a livello provinciale e nel Xinjiang Production and Construction Corps alla mezzanotte di ieri.

Nella giornata di ieri sono stati segnalati 1.737 nuovi casi confermati e 4.148 nuovi casi sospetti. A Wuhan, nella provincia di Hubei, l’epicentro dell’epidemia, oltre 12.000 nuovi kit di analisi sono stati distribuiti nelle strutture e negli ospedali designati.

Questo ha consentito alla città di testare quasi 2.000 campioni di casi sospetti in un solo giorno, rispetto ai soli 200 quotidiani nella fase iniziale dell’epidemia. Inoltre, ha dichiarato Ma Guoqiang, segretario del Partito di Wuhan, i test possono ora essere condotti nello Hubei senza dover inviare i campioni a Pechino. Li Xingwang, un esperto di malattie infettive dell’ospedale di Pechino Ditan e membro del team nazionale di esperti cinesi contro il coronavirus, ha dichiarato che la maggiore disponibilità di test ha identificato anche alcuni casi di persone infette senza sintomi.

La forte trasmissibilità del virus da uomo a uomo e’ uno dei motivi dell’aumento dei casi confermati. Secondo Feng Zijian, vicedirettore del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie, i ricercatori hanno scoperto che il nuovo coronavirus impiega solo sei o sette giorni a raddoppiare il numero di casi confermati, rispetto ai circa nove giorni per il virus della SARS.

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