Come capsule del tempo, gli alberi dell’Amazzonia conservano le tracce della presenza umana: sono rimaste nei loro cerchi, nel Dna e nelle tracce fisiche e chimiche. Lo indica la ricerca pubblicata sulla rivista Trends in Plant Science dai ricercatori coordinati da Victor Caetano-Andrade, del Max Planck Institute for the Science of Human History a Jena, in Germania. Poiche’ gli alberi sono molto longevi, alcune specie tropicali vivono fino a 600 anni, possono testimoniare cambiamenti significativi nella storia umana.
“Man mano che gli alberi crescono, assorbono nel legno i dettagli di ciò che li circonda, creando istantanee dell’ambiente nel tempo“, rileva Caetano-Andrade. Combinando tecniche come lo studio degli anelli, l’analisi degli elementi chimici e la genetica, aggiunge, “possiamo ottenere informazioni sul clima e sugli eventi mediati dall’uomo nella foresta pluviale”. In questo modo, per esempio, è possibile ricostruire come i popoli indigeni interagivano con la foresta pluviale sudamericana e rispondevano alle pressioni coloniali.
Durante il periodo pre-coloniale nell’Amazzonia centrale, per esempio, le popolazioni di noci del Brasile hanno subito una forte crescita perché erano selezionate dai popoli indigeni che promuovevano la crescita degli alberi che trovavano utili, come quelli per il cibo o la costruzione. Tuttavia, spiega l’esperto, “quando i coloni europei sono arrivati ai tropici, gli indigeni hanno abbandonato il paesaggio e non hanno piu’ favorito la proliferazione delle noci del Brasile”. Un altro segno nelle foresta e’ stato lasciato dagli insediamenti umani.
“Quando gli uomini costruivano abitazioni nella foresta – osserva Caetano-Andrade – creavano spazi vuoti, permettendo di far entrare la luce e far crescere altre specie”. L’analisi del Dna degli alberi puo’ invece rivelare importanti indizi su come le popolazioni di una determinata specie sono cambiate nel tempo anche attraverso i processi di domesticazione, mentre la dimensione degli anelli puo’ essere un indicatore di bruschi cambiamenti del clima.