Allerta Meteo – Altre 36/42 ore circa per l’impatto del nucleo artico con l’Italia. La configurazione barica da ora e nelle prossime 48/60 ore sarà davvero particolare per l’avvicendamento di due figure completamente opposte con all’interno connotati termici significativi. Si partirà da un anticiclone imponente presente in queste ore e in ulteriore intensificazione in quelle pomeridiane, con all’interno isoterme a 1500 m fino a +12/+16° o addirittura punte di +17°C su Nordest Sardegna, valori prettamente estivi, nemmeno primaverili; si arriverà, in circa 48-60 ore, a un rimpiazzo drastico della struttura anticiclonica, a opera di un veloce, ma consistente nucleo di aria fredda che, entrò la giornata di mercoledì, avrà raggiunto tutta l’Italia. Le differenze termiche tra le due figure bariche sono ben evidenti soprattutto alla quota convenzionare intorno ai 1500 m:
come visibile dalla prima immagine allegata, a valori diffusi, di +11°C, +12°C, ma fino a +16°C o persino +17°C, succederanno termiche, tra Mercoledì e giovedì, di -4°C, -6°C e persino -8°C con evidente tonfo di ben 20°C. Dalla primavera all’inverno in una manciata di ore. Come già anticipato, questi valori esasperati un po’ più in quota, si tradurranno al suolo con punte nelle temperature massime possibili, oggi, fino a 22-23°C su qualche aree pianeggiante del Nordovest, delle regioni centrali e della Sardegna; relativamente alle punte fredde, i valori a 1500 m si tradurranno al suolo fino a 3°C positivi anche su qualche area pianeggiante, specie del medio Adriatico e del Centro in genere, specie interno.
Oltre all’aspetto termico, che sarà quello più percettibile e anche il più eclatante nel corso dei prossimi 2-3 giorni, naturalmente ci sarà l’instabilità e ci saranno anche le nevicate. L’azione artica, lo abbiamo sottolineato in diverse occasioni, non sarà molto duratura, poiché l’anticiclone, coadiuvato dal flusso Atlantico, ricucirà abbastanza velocemente lo strappo, riportando condizioni di stabilità già da giovedì 6. Tuttavia, ci saranno diverse piogge e diffusi rovesci, talora di buona consistenza, e ci saranno nevicate.
Il passaggio rapido non permetterà grossi accumuli, ma sono attesi fino a 10/20 cm localmente, a partire dalla media-alta collina, sui rilievi abruzzesi, in particolare su quelli nei pressi di Sulmona e sulla Maiella; 10-20 cm possibili anche sui rilievi delle Madonie, sul Nord della Sicilia, tra 800 e 1100 m; 5/10 cm mediamente sulle colline molisane e ficchi con imbiancate fino a bassa quota; 3/7 cm mediamente in collina, 4/600 m, tra Campania, Puglia e Nord Lucania, 1/3 cm anche sulle Murge baresi. Previsti discreti accumuli, secondo i dati attuali, anche su Sud Calabria, rilievi dell’Aspromonte, nei pressi di Sant’Eufemia d’Aspromonte, anche qui sui 10/15 cm oltre i 7/780 m e fiocchi o imbiancate anche in media-bassa collina. Altrove in Appennino imbiancate o qualche centimetro. I centimetri over 10/15, sono attesi alle quote un po’ più alte, di media-alta collina, ma cm inferiori saranno possibili fino a bassa quota, mediamente 200-400 metri, e imbiancate localmente fino al piano sull’Appennino centrale. Nevicate più consistenti, come visibile dall’immagine precipitazioni allegata, saranno possibili sui settori Alpini di confine, soprattutto nordoccidentali, nello specifico della Valle d’Aosta e delle aree più settentrionali della provincia di Verbano-Cusio-Ossola: su questi settori potranno accumularsi anche 20/30 cm tra 600 e 1000 m, fino a 40 cm sui 1500 m e diversi cm anche a bassa quota e in valle. Questo il quadro precipitazioni stando agli aggiornamenti attuali. Naturalmente la configurazione barica potrà ancora cambiare, seppure non di molto nelle prossime 24/48 ore, per cui potranno esserci variazioni negli accumuli, sia in alto che in basso, variazioni che eventualmente evidenzieremo nel corso dei prossimi aggiornamenti.
Infine, una evidenza meritano anche i venti che, via via nel corso delle prossime ore e poi durante il peggioramento invernale, saranno più sostenuti o a tratti anche forti, dapprima di Libeccio, Ponente, poi di Bora e Tramontana. Saranno possibili raffiche che, in alcuni momenti, potranno raggiungere anche velocità importanti, fino a 160 km/h sulle aree occidentali della Valle d’Aosta, qui a partire già dalle prossime ore con venti occidentali e, via via, tra domani e giovedì, venti sostenuti di Libeccio, poi Bora e Tramontana, anche in Appennino, fino a 130-140 Km.
Ribadiamo che freddo e vento persisteranno anche per la giornata di giovedì 6 Febbraio, anzi con la fase più fredda nel mattino di giovedì, ma le precipitazioni cesseranno. Magari rimarranno ancora locali addensamenti o nubi irregolari sul medio Adriatico, sui rilievi appenninici meridionali e sul Nord della Sicilia.
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