“I cambiamenti nella vegetazione alterano il modo in cui il carbonio viene catturato e rilasciato nell’atmosfera. Piccole modifiche a questo equilibrio – prosegue – potrebbero avere un impatto significativo sugli sforzi per mantenere il riscaldamento al di sotto di 1,5 C, obiettivo chiave degli accordi di Parigi”.
I ricercatori in Europa e Nord America sostengono inoltre che il fenomeno, osservabile anche dallo spazio, potrebbe essere causato da diversi fattori, legati non solo al riscaldamento del suolo, ma anche allo scioglimento della neve e alle alterazioni di umidita’ degli ambienti.
“Oltre a raccogliere nuove immagini, i progressi nel modo in cui elaboriamo e analizziamo questi dati, compresi dati raccolti decenni fa, stanno rivoluzionando il modo in cui possiamo comprendere il passato, il presente e il futuro dell’Artico”, commenta l’autore Jeffrey Kerby del Dartmouth College. “Attendiamo con impazienza l’impatto che questo lavoro avra’ sulla nostra comprensione collettiva dell’Artico nel prossimo futuro”, aggiunge Alex Moen, vicepresidente dei programmi Explorer della National Geographic Society.