Coronavirus, 10,500 medici in arrivo a Hubei: “Nuovi casi in calo, ma non è un numero da calibrare”

"A partire da mercoledì notte, 10.569 medici di 107 equipe mediche di varie province e forze militari cinesi sono arrivati a Hubei per aiutare a curare i contagiati"
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Oltre 10.500 medici provenienti da tutta la Cina sono arrivati nella provincia centrale di Hubei per aiutare il personale medico locale nella lotta contro l’epidemia dilagante di Coronavirus. Lo ha dichiarato il vice governatore Yang Yunyan. “A partire da mercoledì notte, 10.569 medici di 107 equipe mediche di varie province e forze militari cinesi sono arrivati a Hubei per aiutare a curare i contagiati”, ha detto Yang in una conferenza stampa.

La stragrande maggioranza dei medici – 9.061 – sono stati inviati a Wuhan, capoluogo di Hubai dove si ritiene che il virus abbia avuto origine, mentre il resto è stato inviato in altre dieci città, ha detto. Ci sono 163 centri medici speciali in Hubei per il trattamento della polmonite causata da Coronavirus con quasi 30mila letti isolati. Alcune di queste strutture sono state costruite da zero nel giro di pochi giorni con la diffusione del virus che ha subito una forte accelerazione nell’ultimo mese.

A inizio settimana, il personale medico nelle aree colpite da contagio ha “invaso” i social media per denunciare la carenza di articoli protettivi, come maschere, occhiali e tute in mezzo all’esposizione quotidiana di pazienti contagiati.

“Nuovi casi in riduzione, ma non è un numero da celebrare”

“Anche se siamo contenti che oggi sia il primo giorno in cui il numero totale dei nuovi casi riportati in Cina risulta in calo rispetto al giorno precedente, e la situazione può sembrare stabile almeno al momento, 3.700 casi in un giorno non sono nulla da celebrare”. Lo afferma Michael Ryan, Executive Director, Who Health Emergencies Programme dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in conferenza stampa a Ginevra. “E’ difficile fare previsioni sull’andamento dell’epidemia e sul suo picco – ha spiegato Ryan – il numero cumulativo di casi confermati sta aumentando, ma il numero dei casi totali di oggi è inferiore a quello di ieri. Questo non significa nulla, perché l’epidemia può procedere a cicli”.

Ci vuole tempo per le cure”

“I vaccini e le terapie non sono ‘proiettili d’argento’ e ci vorrà tempo per svilupparli. Nel frattempo ci sono cose semplici che ognuno può fare: lavarsi le mani spesso, coprirsi naso e bocca sul gomito quando si tossisce o si starnutisce”. A ricordarlo Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in conferenza stampa a Ginevra sul nuovo coronavirus.

Sale a 30 il numero dei casi in Europa

Sale a 30 in totale il numero dei casi di contagio da nuovo coronavirus in Europa dopo che il Regno Unito e la Germania hanno confermato altre infezioni. In Germania, tutti i casi sono legati alla società Webasto, che si occupa di fornire di ricambi auto. La sede, fuori Monaco, era stata visitata da una dipendente cinese infetta. Oggi, il 13esimo caso confermato dal Paese: si tratta della moglie di un dipendente a cui era stato precedentemente diagnosticato il virus. Tra gli infetti ci sono anche due figli di dipendenti dell’azienda. Le autorità britanniche invece hanno confermato il terzo caso nel Paese, affermando che il paziente non ha contratto il virus nel Regno Unito, ma non hanno aggiunto altro. Gli altri due contagiati sono uno studente cinese della York University in Inghilterra e un parente del ragazzo.

Airfrance e Iberia prolungano lo stop ai voli in Cina

Continuano i disagi al traffico aereo in Cina a seguito del coronavirus. Air France ha annunciato che prolungherà di oltre un mese la sospensione dei voli verso la Cina continentale, che ora non riprenderanno prima del 16 marzo. La sospensione di tutti i voli per Shanghai e Pechino doveva durare in realtà fino a questa domenica. Air France e la compagnia aerea partner Klm hanno in programma di riprendere gradualmente i servizi per la Cina offrendo insieme un volo giornaliero per Shanghai e Pechino, rispettivamente Air France da Parigi e Klm da Amsterdam. La compagnia francese ha riferito che tutti i suoi voli verso la Cina continentale dovrebbero riprendere a partire dal 29 marzo e dovrebbero includere anche Wuhan.

La compagnia aerea nazionale spagnola Iberia ha annunciato di avere prolungato la sospensione dei voli tra Madrid e Shanghai fino alla fine di aprile.Il dipartimento del Turismo spagnolo afferma che c’è stato una significativa diminuzione dei turisti cinesi in visita nel paese e dei viaggiatori spagnoli che si recano in Cina. Sul fronte britannico, la Virgin Atlantic ha fatto sapere che sospenderà i suoi voli Londra-Shanghai fino al 28 marzo a causa dello scoppio. British Airways ha inoltre bloccato tutti i voli per la Cina, a eccezione di quelli diretti a Hong Kong.

“Anche se siamo contenti che oggi sia il primo giorno in cui il numero totale dei nuovi casi riportati in Cina risulta in calo rispetto al giorno precedente, e la situazione può sembrare stabile almeno al momento, 3.700 casi in un giorno non sono nulla da celebrare”. Lo afferma Michael Ryan, Executive Director, Who Health Emergencies Programme dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in conferenza stampa a Ginevra. “E’ difficile fare previsioni sull’andamento dell’epidemia e sul suo picco – ha spiegato Ryan – il numero cumulativo di casi confermati sta aumentando, ma il numero dei casi totali di oggi è inferiore a quello di ieri. Questo non significa nulla, perché l’epidemia può procedere a cicli”.

Test diagnostico in 40 minuti dall’Università di Hong Kong

Un dispositivo in grado di individuare il coronavirus in 40 minuti dopo essersi sottoposti al test. L’invenzione arriva da un team di ricercatori della Hong Kong University of Science and Technology (Hkust): si tratta del metodo più veloce al mondo. “Con la più recente tecnologia di chip microfluidico, il dispositivo – si legge sul sito dell’università – è in grado di rilevare il virus in soli 40 minuti dal campionamento al test, rispetto alla tecnologia di reazione a catena della polimerasi (Pcr) attualmente in uso che dura da 1,5 a 3 ore”. Il dispositivo, con una lunghezza di 33 cm, una larghezza di 32 cm e un’altezza di 16 cm, è leggero e portatile, ed è adatto per test rapidi in luoghi come centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, dogane, ispezioni in entrata-uscita e dipartimenti di quarantena, così come in case di cura per anziani.

 

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