Coronavirus: 4 casi sospetti su una nave da crociera nel New Jersey, 350 persone monitorate in Tunisia

4 passeggeri a bordo di una nave da crociera Royal Caribbean sono ricoverati come casi sospetti da coronavirus: la compagnia decide di non far più salire a bordo i cittadini di Cina, Hong Kong e Macao
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4 passeggeri a bordo della nave da crociera Royal Caribbean arrivata venerdì mattina in un porto del New Jersey sono stati ricoverati in ospedale in maniera precauzionale come casi sospetti di coronavirus. Secondo quanto scrive il New York Post, uno dei passeggeri proveniva dalla Cina e aveva avuto la febbre mentre era a bordo della nave. Il Centers for Disease Control and Prevention, l’ente governativo che si occupa della salute pubblica, ha trasferito dalla nave altri 23 passeggeri di origini cinesi, anche se non si ritiene abbiano il virus. Saranno messi su un aereo e rimandati in Cina. Un portavoce della Royal Caribbean ha fatto sapere che a bordo si stanno monitorando tutti gli sviluppi legati al virus e che è in vigore un rigido protocollo medico.

La Royal Caribbean ha annunciato che non farà salire a bordo delle sue navi persone con passaporto di Cina, Hong Kong e Macao, ma l’annuncio è destinato a sollevare accuse di razzismo. Sarà proibito l’accesso a bordo a tutti coloro che hanno un passaporto cinese, di Hong Kong e Macao, indipendentemente da quanto tempo abbiano lasciato il loro Paese. Saranno esclusi dalle navi della compagnia anche coloro, qualsiasi sia la loro nazionalità, che siano stati in Cina, Hong Kong o Macao meno di 15 giorni prima della partenza, così come tutte le persone che siano state in contatto con persone provenienti da quei luoghi. Infine ci saranno controlli medici su ogni passeggero che manifesta febbre o sintomi di influenza o che non è sicuro se ha avuto o meno contatti con persone provenienti dalla Cina, Hong Kong e Macao.

Altri 100 milioni di dollari dagli Usa alla Cina per combattere il virus

Sono orgoglioso di annunciare ulteriori 100 milioni di dollari di fondi esistenti per supportare la Cina nella lotta contro il Coronavirus. Questo impegno, insieme a centinaia di milioni generosamente donati, dimostra una forte leadership degli Stati Uniti in risposta alla diffusione. Insieme possiamo avere un impatto profondo”, ha scritto su Twiiter il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo. La Casa Bianca “si è coordinata con le organizzazioni federali e umanitarie statunitensi per il trasporto di altri aiuti umanitari a Wuhan. Equipaggiamento di protezione personale e altri aiuti medici donati da queste organizzazioni possono salvare vite in Cina e proteggere la gente dal Coronavirus“, ha comunicato ancora via Twitter Pompeo. L’annuncio arriva dopo un colloquio telefonico fra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e l’omologo cinese Xi Jinping, il quale si è detto ottimista sulle possibilità di sconfiggere l’epidemia.

38 francesi rientreranno con volo britannico

Altri 38 cittadini francesi che si trovano a Wuhan, la città cinese epicentro del Coronavirus, saranno rimpatriati domenica con il volo britannico previsto dal Foreign Office. Lo ha annunciato la ministra della Salute francese, Agnes Buzyn, aggiungendo che per le persone di ritorno dalla Cina saranno previste misure di sorveglianza rinforzate. Queste inoltre dovranno evitare di uscire di casa per “attività non indispensabili”. Inoltre il ministero di Parigi ha annunciato che “diversi” dei sei pazienti ricoverati in Francia dopo aver contratto il Coronavirus “stanno meglio” e “potrebbero uscire nei prossimi giorni“.

Partiti dalla Cina gli aerei che rimpatriano i brasiliani da Wuhan

Il ministero della Difesa brasiliano ha dichiarato che i due aerei dell’Aeronautica militare sui quali sono stati imbarcati i brasiliani che si trovavano nella città cinese di Wuhan, epicentro del nuovo focolaio di coronavirus, atterreranno nella base aerea di Anapolis (nello stato di Goias) domenica, 9 febbraio. L’ingresso nello spazio aereo brasiliano è previsto nella serata di domani, 8 febbraio. I due velivoli dell’Aeronautica militare della flotta presidenziale che trasportano i cittadini brasiliani e le loro famiglie faranno un ultimo scalo a Fortaleza e poi di dirigeranno verso la base dove è stato allestito il sito per la quarantena. Il presidente Jair Bolsonaro, dopo aver partecipato a una riunione presso il ministero della Difesa, ha affermato che il ritorno dei brasiliani da Wuhan non costituirà un rischio per i terzi in Brasile. “Non vi è alcun rischio per terzi qui in Brasile”, ha detto il presidente alla stampa. Secondo il governo, prima dell’imbarco, i brasiliani che saranno rimpatriati saranno sottoposti a una valutazione medica al fine di escludere la possibilità di “indizi” o “sintomi” del coronavirus.

350 persone monitorate in Tunisia

Circa 350 viaggiatori tunisini e stranieri provenienti dalla Cina sono attualmente sottoposti a un monitoraggio medico nell’ambito della strategia preventiva contro il nuovo coronavirus“. Lo ha detto il capo dell’unità di controllo sanitario del ministero della Sanità presso l’aeroporto internazionale di Tunis-Cartagine, Faycel Dabboussi, all’agenzia Tap precisando che il follow-up medico durerà 14 giorni, e ribadendo che finora non sono stati registrati casi sospetti. Un’unità medica permanente, al lavoro all’aeroporto di Tunisi-Cartagine 24 ore al giorno, è incaricata di controllare tutti i viaggiatori provenienti dalla Cina. La Tunisia non ha registrato alcun caso di nuovo coronavirus fino al 6 febbraio. Dieci cittadini tunisini sono stati rimpatriati da Wuhan il 3 febbraio scorso e sono stati messi in quarantena per 14 giorni. Il ministero della Sanità tunisino ha inoltre adottato diverse misure in coordinamento con l’ufficio dell’aviazione civile e gli aeroporti e le compagnie aeree nazionali e internazionali per affrontare prontamente eventuali casi sospetti e distribuire questionari ai viaggiatori, consentendo loro di segnalare i paesi che hanno visitato.

Consiglio straordinario dei Ministri della salute europei a Bruxelles

Giovedì 13 febbraio alle ore 10, i ministri della salute europei si riuniranno in via straordinaria a Bruxelles per fare il punto sulla diffusione del Coronavirus in Europa. Lo rende noto la presidenza croata dell’Ue. I ministri adotteranno conclusioni in relazione all’epidemia. Lo scambio di informazioni sulla situazione e le misure prese nei diversi Stati sale così dal livello tecnico a quello politico.

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