Coronavirus, allerta in Toscana: fatta sorveglianza attiva per 1300 persone

In Toscana i provvedimenti assunti fino alla circolare odierna del ministero della Salute hanno finora consentito "di tenere sotto sorveglianza attiva 1.300 persone di ritorno dalla Cina"
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In Toscana i provvedimenti assunti fino alla circolare odierna del ministero della Salute hanno finora consentito “di tenere sotto sorveglianza attiva 1.300 persone di ritorno dalla Cina”. Così in una nota la Regione spiegando che in applicazione della circolare del ministero 4001 dell’8 febbraio scorso “sono stati identificati 364 bambini” rientrati in Toscana dal Capodanno cinese: “Con i rispettivi genitori e’ stato concordato di effettuare una permanenza volontaria fiduciaria a domicilio. Conseguentemente sono stati monitorati giornalmente in relazione alle condizioni cliniche circa 1.300 persone”, ovvero bimbi e genitori.

Di questi poi 420 hanno “già completato positivamente il periodo di stazionamento volontario di 14 giorni presso il proprio domicilio”. “Un risultato importante”, sottolinea il presidente Enrico Rossi, reso possibile “grazie al lavoro della task force e all’applicazione puntuale e corretta delle direttive ministeriali. A tutte queste persone è stata sempre assicurata una sorveglianza attiva costante, come è stato confermato anche dallo stesso ministro e dal capo del Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli”. Oggi, dopo la nuova circolare del ministero, il governatore Rossi, insieme all’assessore alla sanità Stefania Saccardi, ha firmato un’ordinanza regionale che “riprende e adegua i precedenti provvedimenti già assunti”.

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