Coronavirus: in Cina 30 giorni dall’inizio della quarantena, 97 morti nelle ultime 24 ore. Xi: “Massima emergenza sanitaria dal 1949”

La Commissione sanitaria nazionale ha reso noto che, nelle ultime 24 ore fino a mezzanotte di sabato, sono stati rilevati 648 nuovi contagi in tutta la Cina
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I nuovi casi di Coronavirus in Cina al di fuori dall’Hubei, la provincia focolaio dell’epidemia, si sono ridotti a 18, il numero più basso dall’inizio dell’epidemia. È passato un mese da quando e’ stata messa in quarantena la gran parte di questa provincia e della sua capitale, Wuhan, dove la situazione continua ad essere molto grave. La drastica quarantena imposta a varie citta’ dell’Hubei e specialmente alla citta’ di Wuhan sembra dunque aver contribuito a frenare il propagarsi dell’epidemia al resto della Cina. Un totale di 21 delle 34 provincie e regioni autonome cinesi non hanno registrato oggi alcun nuovo caso confermato.

La Commissione sanitaria nazionale ha reso noto che, nelle ultime 24 ore fino a mezzanotte di sabato, sono stati rilevati 648 nuovi contagi in tutta la Cina, 630 dei quali nell’Hubei. Sono morte 97 persone, solo una al di fuori della provincia piu’ colpita, deceduta nella citta’ di Canton. Il numero dei nuovi casi rimane al di sotto della barriera del migliaio di persone dallo scorso martedi’, mentre un quinto dei pazienti contagiati si trovano in una situazione critica.

Il presidente cinese Xi Jinping ha parlato dell’epidemia di coronavirus come della massima emergenza sanitaria dalla nascita della Repubblica popolare cinese, nel 1949. L’epidemia di Covid-19 “è la più rapida nel diffondersi, con il maggior numero di contagiati e la più difficile da prevenire e controllare” dalla fondazione della Repubblica, ha detto Xi nel corso di una teleconferenza con i vertici del paese, secondo quanto riporta il South China Morning Post.

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