Il Coronavirus continua a diffondersi nel mondo: boom di contagi in Germania, nuovi casi in Svizzera, Grecia, primo caso a San Marino. Caso sospetto in Tunisia

Il coronavirus continua a fare nuovi contagiati in Europa: in uno dei nuovi casi in Svizzera, il paziente era stato a Milano. Primo caso registrato a San Marino
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Il coronavirus continua a fare nuovi contagiati in Europa, anche se è giallo sui test e i controlli degli altri Paesi europei.

Salgono a 6 i casi di contagio in Svizzera, tra i quali due bambini di una famiglia italiana in vacanza in Engadina Alta (Grigioni) che sono ora più isolamento. Lo ha riferito l’agenzia di stampa svizzera Keystone-Ats. I due bambini, che pur presentando sintomi sono in buone condizioni di salute, sono ricoverati in ospedale per precauzione e ben curati, hanno comunicato le autorita’ grigionesi. Le ultime due persone colpite sono un 26enne residente nel canton Argovia e un 30enne di Zurigo. Il 30enne si trovava a Milano una settimana fa. Il 26enne residente nel canton Argovia aveva soggiornato a Verona circa una settimana fa, scrive l’agenzia Keystone-Ats. Questi due ultimi casi e quelli dei bimbi nei Grigioni, segnalati oggi, si sommano al primo caso confermato martedi’ scorso in Ticino e a quello di un informatico di 28 anni residente a Ginevra tornato da poco da Milano, annunciato stamane. Intanto a Ginevra, il Dipartimento dell’ istruzione pubblica (Dip) ha annullato i viaggi di studio in Lombardia, Veneto e Piemonte previsti per marzo. Si tratta di una mezza dozzina di viaggi.

38 casi in Francia, 12 legati a focolaio locale

Balzo dei casi confermati di Coronavirus in Francia: sono arrivati a 38. Lo ha reso noto il ministro della Salute, Olivier Ve’ran, che ha parlato di “un aumento significativo”. Dodici dei nuovi casi sono legati all’insegnate dell’Oise, nel Nord, morto ieri.

Il paziente francese deceduto due giorni fa all’ospedale della Pitie’-Salpetriere, e’ morto “con il virus, ma per cause diverse dal virus”. Lo ha detto il primario del reparto malattie infettive dell’ospedale, Eric Caumes, intervistato da BFM TV: “il fatto di essere infettato da questo virus – ha aggiunto – ha provocato un problema, molto probabilmente, ma parlo al condizionale, poiche’ solo l’autopsia consentira’ di saperne di piu'”.

In Spagna 24 contagiati

Sono raddoppiati in Spagna i casi di Coronavirus accertati, rispetto ai 12 di cui stamane ha parlato il ministero della Sanita’. Sono saliti infatti a 24, anche se 2 sono stati gia’ dimessi. Lo riporta la Cnn. Restano in quarantena 22 persone, tra cui 4 a Tenerife, 4 in Madrid, 3 a Barcellona, 8 nella regione di Valencia.

18 nuovi casi in Germania, 46 in totale

In poche ore in Germania sono stati registrati 18 nuovi casi di contagi da Coronavirus. Quattordici di questi sono stati segnalati nel Nord-Reno Vestfalia, dove complessivamente il bilancio delle infezioni e’ arrivato a 20, in particolare, e nel distretto di Heinsberg, nei pressi di Colonia. Altri quattro casi sono stati resi noti dalle autorita’ del Baden Wuerttemberg. Tre delle persone risultate positive ai testi avevano avuto contatti con un cittadino italiano incontrato a Monaco di Baviera per un incontro d’affari. L’uomo e’ poi risultato positivo al suo ritorno in Italia. Il totale dei contagiati in Germania e’ balzato da 10 a 46 nell’arco della giornata di oggi. E’ quanto riferisce il quotidiano “Frankfurter Allgemeine Zeitung”.

Tutte le persone risultate positive al Covid-19 in Vestfalia e nel Baden Wuerttemberg sono state messi in quarantena domiciliare. Le autorita’ hanno precisato che non e’ necessario il ricovero in una struttura ospedaliera. Uno dei 20 ‘positivi’ del Nord-Reno Vestfalia e’ un militare della Bundeswehr di 41 anni che attualmente viene curato nella vicina Renania Palatinato. La maggioranza dei contagiati di questa zona viene da un piccolo comune della Renania, Gangelt: qui si era tenuta lo scorso 15 febbraio una festa pubblica di carnevale alla quale aveva partecipato la coppia di marito e moglie considerati i primi casi di contagi ‘interni’ della Germania. A Heinsberg sono in 400 le persone costrette alla quarantena ‘casalinga’ a scopo precauzionale: si tratta prevalentemente di persone che avevano partecipato alla festa carnevalesca. Gli altri fanno parte del personale dell’asilo nel quale e’ impiegata come educatrice la donna ammalata col marito. Nessuno di loro puo’ lasciare la propria abitazione fino alla fine del periodo di incubazione (14 giorni a partire dal 15 febbraio, a meno che, ovviamente, non emergano dei sintomi). Come ricorda lo Spiegel, devono farsi portare davanti alla porta di casa alimenti e altri generi di prima necessita’ da amici, parenti o vicini di casa.

Primo caso confermato in Irlanda del Nord

E’ stato confermato il primo caso di contagio da Coronavirus in Irlanda del Nord. Lo riporta Sky News. Si tratta di una persona rientrata dal Nord Italia passando dall’aeroporto di Dublino. In Inghilterra, oggi, sono stati invece segnalati due nuovi casi. Il totale dei contagi in Gran Bretagna e’ arrivato a 16.

Grecia, casi salgono a 3, due casi sospetti al Parlamento

Salgono a tre i casi di Coronavirus registrati in Grecia nelle ultime 24 ore, mentre due persone sono state sottoposte ai test alla Camera dei deputati ad Atene, dove e’ stata allestita una struttura per gli esami medici. Il governo ha sospeso tutte le celebrazioni di carnevale, che nel calendario ortodosso finisce il 2 marzo. Il ministero della Sanita’ – riferiscono i media greci – ha specificato che uno dei due nuovi casi e’ un parente della donna di Salonicco che e’ stata il primo caso in Grecia. La donna era stata di recente in viaggio in Italia settentrionale. Il terzo caso e’ stato registrato ad Atene: il paziente e’ un’altra donna, sempre reduce da un viaggio in Nord Italia. Intanto, test vengono eseguiti sue due dipendenti del Parlamento greco ad Atene, entrambi da poco rientrati dall’Italia, che hanno mostrato sintomi sospetti. Secondo Cnn.gr, il presidente del Parlamento, Costas Tasoulas, ha ordinato di allestire uno spazio speciale nel cortile dell’edificio dove controllare tutti coloro che mostrano sintomi potenzialmente riconducibili al Coronavirus.

Primo caso a San Marino

Il Gruppo di coordinamento per le emergenze sanitarie di San Marino, al termine della riunione odierna, conferma il primo caso di infezione da nuovo coronavirus (COVID-19) in un cittadino sammarinese, “cosa che era ampiamente prevedibile accadesse per le caratteristiche del virus; tale circostanza non ha quindi colto di sorpresa il tavolo per la gestione di questa emergenza”, si legge in una nota dell’Istituto per la Sicurezza Sociale. Si tratta di una persona di 88 anni con polipatologia cronica, ricoverata preventivamente nel reparto delle Malattie Infettive dell’Ospedale “Infermi” di Rimini il 25 febbraio, a causa di un quadro clinico gia’ compromesso. La conferma della positivita’ al nuovo coronavirus e’ stata comunicata questa mattina alla Direzione Sanitaria dell’ISS. Dall’indagine epidemiologica risulta che il paziente non ha effettuato viaggi all’estero e neppure nelle zone rosse del nord Italia. In territorio sono scattati immediatamente i protocolli operativi gia’ predisposti nel rispetto delle ordinanze emanate e che recepiscono le indicazioni degli organismi internazionali in particolare dell’OMS e che in via altamente cautelativa comprendono le massime misure di vigilanza e di profilassi della salute pubblica.

In questo momento, un team di sanitari sta ricostruendo tutti i contatti stretti della persona considerati a rischio, sui quali si stanno applicando le misure predisposte dell’ordinanza n.1 del 22 febbraio 2020 e il protocollo operativo adottato a livello sanitario. In ottemperanza alle disposizioni vigenti, il medico che ha assistito il paziente positivo al COVID-19 e’ stato posto in quarantena domiciliare assieme ai suoi familiari; e al momento stanno tutti bene. E’ stato gia’ individuato dalla Direzione Cure Primarie un medico sostituto della condotta. Si informa la cittadinanza che il paziente non si e’ mai recato al Centro Salute di Borgo Maggiore e che gli ambienti ospedalieri dove e’ transitato per i primi accertamenti, sono stati sanificati. L’Iss ricorda che in caso di disturbi respiratori, accompagnati o non da febbre, e’ necessario contattare telefonicamente il proprio medico curante oppure la Guardia Medica e di non recarsi al Pronto Soccorso o ai Centri Salute. Per informazioni contattare il numero 0549 994001 oppure la Centrale Operativa Interforze allo 0549 888888 per eventuali segnalazioni. Inoltre viene rinnovato l’invito ai cittadini sammarinesi “di limitare spontaneamente gli accessi routinari all’ospedale o agli ambulatori della medicina territoriale, che sono operativi per le emergenze e attivita’ prioritarie”.

6 nuovi contagi negli Emirati Arabi Uniti, casi arrivano a 19

Sei nuovi casi di contagio da Covid-19 negli Emirati Arabi Uniti. Il ministero della Sanità ha confermato che in totale sono 19 le persone contagiate negli Emirati dal nuovo coronavirus. Gli ultimi casi segnalati riguardano quattro iraniani, un cinese e un cittadino del Bahrein, tutti arrivati negli Emirati dall’Iran. Le autorità emiratine, riporta l’agenzia ufficiale Wam, hanno anche annunciato la “guarigione” di due cittadini cinesi di 36 e 37 anni.

In Francia, 364 studenti in quarantena a casa

Circa 364 studenti di diversi campus della facolta’ francese di Sciences Po, che ne conta in totale 14.000, dovranno rimanere isolati a casa da lunedi’ per 14 giorni, per aver viaggiato nei paesi colpiti dal Coronavirus. Lo annuncia l’universita’. Come in tutte le scuole di Francia, gli allievi di Sciences Po hanno ricevuto via email la raccomandazione del governo di rimanere a casa per 14 giorni a partire dal ritorno dai luoghi considerati a rischio (Cina, Singapore, Corea del Sud, Lombardia e Veneto). Questi studenti “seguono corsi a distanza”, fa sapere Sciences Po. In quarantena anche un membro della direzione didattica di Sciences Po a Parigi, che ha viaggiato ed e’ stato in Veneto.

Caso sospetto in Tunisia a Sfax

Una cittadina tunisina tornata da Milano e’ stata sottoposta ad un test per il nuovo Coronavirus. Lo ha dichiarato alla radio locale Mosaique Fm il direttore generale della protezione della salute presso il ministero tunisino della Sanita’ Chokri Hammouda, precisando che la donna e’ tornata tre giorni fa da Milano e si e’ recata a Sfax dove ha iniziato ad avere attacchi di tosse. I risultati del test, effettuati all’ospedale Charles Nicolle di Tunisi verranno resi noti domani. Hammouda ha affermato anche che la donna in questione non ha febbre o difficolta’ respiratorie, ma le autorita’ interessate hanno adottato le misure necessarie per evitare qualsiasi contagio. Fino ad oggi il ministero tunisino della Sanita’ non ha registrato casi di Covid-19.

Usa: “Agli americani sembrerà brutta influenza stagionale”

Il segretario alla Salute statunitense, Alex Azar, ha detto che gli Stati Uniti sono in “modalità di contenimento attivo” e stanno isolando i pazienti con il Coronavirus per contenere le possibilità di contagio. Al momento, ha spiegato parlando davanti a una commissione della Camera, un paziente positivo viene isolato come avvenuto con l’ebola. “Se avremo una diffusione più ampia, sarà usato un approccio più comune. Sembrerà e apparirà agli americani poco più di una brutta influenza stagionale, in termini di interventi e approcci”. Azar ha poi detto che la maggior parte delle persone con il Coronavirus avrà dei sintomi moderati e sarà in grado di restare a casa, trattandolo come una seria influenza.

Giallo sul numero di test e controlli nei Paesi Ue I dati inviati a Bruxelles ma secretati, decidono singoli Stati

È a tinte gialle il panorama dei dati sul numero dei test sul coronavirus effettuati nei diversi Paesi europei. A volte sono condotti seguendo approcci diversi e in molti casi – ma non in quello dell’Italia – sono vincolati alla riservatezza imposta da molte capitali. Tutti teoricamente li comunicano ai competenti servizi della Commissione Ue, la quale non e’ pero’ autorizzata a renderli pubblici. Oltre a quello italiano, gli approcci piu’ trasparenti sono quelli di Francia, dove sono stati effettuati solo 764 test (quasi il doppio rispetto a lunedi’ scorso) e Regno Unito, dove si e’ arrivati a 7690 tamponi. Nel caso della Germania invece non si va oltre un generico ‘diverse migliaia’.

Del resto non si sa nulla, tanto che l’europarlamentare Dino Giarrusso (M5S) ha chiesto oggi alla Commissione, presentando un’interrogazione, di “conoscere e divulgare urgentemente i numeri concreti sulla reale proporzione di contagiati in relazione ai test sostenuti in tutta Europa”. Quanto all’Italia, secondo gli esperti di Bruxelles e del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc), l’approccio seguito nel fare test anche agli asintomatici e’ “assolutamente appropriato” ma e’ difficile dire che il Paese ha registrato piu’ casi perche’ ha fatto piu’ controlli. Anche altri Stati hanno fatto tanti controlli ma regna il mistero su chi, come e quanti.

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