“Stiamo assistendo alla diffusione di una sindrome simil–influenzale causata da coronavirus. E se si iniziasse a chiamare così, già le persone si tranquillizzerebbero“: lo ha dichiarato all’Adnkronos Salute la virologa Ilaria Capua, che negli Stati Uniti dirige il One Health Center of Excellence dell’University of Florida. “E’ possibile che vi siano in Italia altri casi non ancora diagnosticati semplicemente perché la malattia nella stragrande maggioranza dei casi è lieve e può passare inosservata. L’incremento del numero di positività è dovuto al fatto che adesso si sono iniziati a cercare, un mese fa per chi aveva sintomi respiratori la diagnosi era di influenza. Ora, con i test diagnostici, la ricerca attiva a ritroso dei contatti e dei movimenti dei pazienti, è chiaro che il numeri di casi aumenta. Ma è una forma lieve e sottolineo che si dovrebbe iniziare a chiamare sindrome simil-influenzale da coronavirus per non spaventare le persone“.