Coronavirus: stazionarie le condizioni della coppia ricoverata in terapia intensiva allo Spallanzani

Stazionarie e invariate le condizioni della coppia di coniugi di Wuhan ricoverati all'Istituto Spallanzani di Roma: ieri si erano aggravati
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Sono stazionarie e invariate le condizioni della coppia di coniugi di Wuhan ricoverati all’Istituto Spallanzani di Roma: ieri si erano aggravati. Marito e moglie hanno trascorso la notte in terapia intensiva.
L’aggravamento potrebbe rientrare nel decorso del virus.
La coppia cinese ha avuto un aggravamento delle condizioni cliniche a causa di una infezione respiratoria, come segnalato nei casi fino ad ora riportato in letteratura. Pertanto è stato necessario un supporto respiratorio in terapia intensiva,” aveva spiegato ieri il direttore sanitario dell’Istituto per le malattie infettive Spallanzani, Francesco Vaia. “I pazienti sono monitorati in maniera continuativa e sono sottoposti a tutti le cure, anche farmacologiche del caso, compresi farmaci antivirali sperimentali“.
Le attuali condizioni cliniche sono quindi compromesse ma stazionarie, per cui i medici che li hanno in cura si riservano la prognosi“.

Secondo l’epidemiologo Gianni Rezza, direttore del dipartimento delle malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia il peggio è passato. In una intervista alla Stampa, l’esperto ha spiegato: “Chi è arrivato dalla provincia di Hubei è tornato a casa e i tempi dell’incubazione sono trascorsi“. “Bene fa il governo a mantenere alta l’asticella di attenzione contro il pericolo di epidemia“.
La Cina ha messo in quarantena l’intera provincia di Hubei, teatro dell’epidemia, già da metà gennaio. Il mese scorso da quell’area sono arrivati in Italia circa duemila cinesi. La quasi totalità è tornata in patria, ma anche chi è rimasto se fosse stato in fase di incubazione avrebbe oramai sviluppato la malattia. E così non è stato“.

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