Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Tv Italia (canale 264 del digitale terrestre) in riferimento all’emergenza Coronavirus.
“Noi abbiamo organizzato già da tempo, ancora prima dei contagi, delle task force provinciali e poi una task force regionale, quindi un supporto di natura scientifica assolutamente di livello –ha affermato Zaia-. Applicando le linee guida dell’ISS e dell’OMS ed affrontato ogni evenienza. Bisogna dire che tra i nostri 87 contagiati in questo momento, più della metà sono asintomatici. Stiamo portando avanti la cura invece di quelli sintomatici. E abbiamo alcune persone in terapia intensiva. Diciamo che questo virus ha una bassa letalità, su 100 persone colpite dal virus 80 guariscono in autonomia e 15 devono avere le cure mediche e 5 dovranno ricorrere a cure specialistiche in ospedale. La mortalità è quindi sotto l’1%. È un virus che non ci preoccupa per il tasso di mortalità ma di contagiosità nel senso che è un virus che da una contagiosità 1 a 5, una persona contagiata può diffondere il virus statisticamente almeno 5 persone. Il tema del contagio è quindi quello che ci preoccupa di più. Rischia di mettere a letto o in isolamento tanti veneti.”
“Le conseguenze economiche per il Veneto sono disastrose, auspico che il governo intervenga subito con misure straordinarie dirette alle imprese e alla promozione dell’offerta turistica del Veneto e non solo perché il conto lo pagheranno il Veneto, la Lombardia. Poi a cascata l’Emilia Romagna e tutte le altre regioni. C’è da dire che il coronavirus paga anche un danno mediatico che è pauroso perché il virus della Cina presenta una pandemia mediatica che sta interessando tutto il mondo. È vero che dopo pochi minuti dalla scoperta dei primi due casi in Veneto, già eravamo in tutte le homepage dei più grossi quotidiani a livello internazionale. Ovviamente adesso il virus – la vera notizia è questa – è arrivato in Europa. Ci sono casi in Svizzera, in Austria, in Croazia. Un po’ tutte le realtà vengono toccate”.
“Sull’inchiesta pubblicata da TPI secondo cui il Veneto aveva già da 20 giorni la ricetta per scovare i contagi asintomatici devo dire che è un caso montato ad arte. Ho visto anche io sui giornali questa storia. La verità è un’altra. Il Veneto ha applicato le linee guida dell’ISS e dell’OMS, ha fatto le stesse azioni di tutte le altre regioni. Potete chiederlo direttamente al prof Andrea Crisanti che aveva ipotizzato la possibilità di fare i test a tutti coloro che provenivano dalla Cina e asintomatici ma le linee guida non lo prevedevano. Lo dice il sottoscritto che addirittura ha proposto l’isolamento fiduciario per chi veniva dalle zone infette”.
“Per quanto riguarda le richieste al presidente del Consiglio in funzione della gestione dell’emergenza, sono rispetto al tema dell’economia perché la verità è che stiamo in ginocchio. Nella mia regione la prima industria è il turismo e stiamo in difficoltà per tutte le disdette, sarà veramente una tragedia sotto il profilo dell’offerta turistica. Qui è fondamentale che si intervenga velocemente per il turismo e ovviamente per tutte le imprese del Veneto”.
“Sul livello di allarmismo devo dire che è una psicosi sbagliata ma già adesso paghiamo il conto di una pandemia mediatica che non ha nulla a che vedere con la normale applicazione delle linee guida dell’OMS e dell’ISS. Abbiamo sotto controllo la situazione, dobbiamo cercare di evitare tanti contagi perché creerebbero dei disservizi, anche a carico di coloro che non sono positivi ma diventano anche sintomatici ma la verità è che il mondo è più interessato alla notizia mediatiche e al panico che alle notizie reali oggettive. Visto che questo è un virus simile a quelli influenzali, sicuramente non da banalizzare ma è anche bene ricordare che è un virus simile a quello dell’influenza”.