Il coronavirus genera più ignoranza che malattie: giovane costretta a scendere da un autobus perché cinese

Costretta a scendere dall'autobus perché cinese: il coronavirus genera più ignoranza che malattia
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Una giovane cinese che da Cuneo stava viaggiando a bordo di un autobus verso Torino è stata fatta sentire a disagio e non gradita sul mezzo, tanto da spingerla a scendere a terra. La ragazza, che a quanto pare non parla bene l’italiano, non ha sporto denuncia ma ha riferito l’accaduto alla comunità cinese di Torino. Il fatto, avvenuto nei giorni scorsi, è emerso oggi durante il pranzo della sindaca Chiara Appendino in un ristorante cinese di Torino.  “Mi è stato evidenziato il caso di una ragazza che è stata fatta sentire persona non gradita e spinta a scendere da un autobus – afferma la sindaca Appendino -. Ma a Torino non abbiamo avuto altri episodi di razzismo e di questo voglio ringraziare i torinesi. Questa attenzione che oggi noi stiamo richiamando in realtà c’è già“.

Cecilia Fabiano/LaPresse

A Torino – ha ribadito la prima cittadina – non ci sono stati episodi di razzismo, ma il periodo di convivenza con quello che sta accadendo a livello globale credo non sarà breve. Invito quindi tutti ad adottare le cautele necessarie ma a non cadere nella psicosi“.

Per il coronavirus ci sono cautele di cui tutti dobbiamo tenere conto. Ma non e’ il caso di avere paura di chi vive nella nostra citta’, perche’ questo puo’ portare a azioni di razzismo“. Ha detto infine il sindaco di Torino che, insieme all’assessore ai Diritti Marco Giusta, ha pranzato presso il ristorante cinese Didu di Torino in compagnia dei rappresentanti della comunità cinese torinese. “L’irrazionalità della paura è comprensibile, ma faccio l’appello ai torinesi di essere razionali“, aggiunge la prima cittadina.

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