Previsioni Meteo – E’ oramai altamente probabile, a prescindere da come potrebbe andare l’aspetto precipitazioni il quale dovrebbe essere ponderato più sotto evento, che la saccatura fredda, da giorni sotto osservazione, punterebbe direttamente l’Italia, centrandola in pieno. Come ricorderete, nei giorni scorsi, l’apparato modellistico ha trovato non poche difficoltà nel direzionare l’azione retrograda gelida dalla Russia, tant’è che fin quasi a ieri, la destinazione italica era tutt’altro che scontata. Nelle ultime 24/36 ore, però, tutto il quadro modellistico oramai si è allineato nel vedere il flusso perturbato e gelido continentale sfociare sull’Adriatico e dilagare sull’Italia. Tutte le nostre regioni, da domenica pomeriggio-sera, ma soprattutto tra lunedì e martedì prossimi, piomberebbero in un contesto di crudo inverno, con crollo termico importante.
I settori italiani in particolare del medio-alto Adriatico e settentrionali, sarebbero quelli dove più direttamente impatterebbe la “palla gelida”, con il nucleo centrale del vortice in quota collocato, per martedì 24, a ridosso del medio Adriatico. Il grosso dell’aria fredda traghettata dall’entroterra russo, irromperebbe dall’alto Adriatico con isoterme significative, intorno al 1450/1500 m, sui -10/-11°C, fino a -12°C sull’estremo lembo nordorientale del Trentino Alto Adige. Isoterme gelide come non accade di sovente anche in inverno, specie poi negli ultimi inverni. Ma temperature di tutto rispetto anche sul resto d’Italia, fino alle regioni meridionali. Valori, alle medesime quote intorno ai 1400/1500 m, sui -8°C diffusi sino sulla Basilicata e il Centro Nord della Puglia; -2°C,-4°C, – 6°C sulla Calabria e -2° sino a lambire il Nord della Sicilia. Insomma pieno inverno!
In questa fase più fredda, però, le precipitazioni, data una non corrispondenza ancora di minimo al suolo, sarebbero più localizzate e interesserebbero principalmente i settori alpini e prealpini, le pianure occidentali o prealpine piemontesi e le regioni del medio Adriatico, naturalmente anche quelle relative appenniniche. Tra lunedì e martedì potrebbero esserci nevicate oltre che in pianura sulle aree esposte del Nord, fin sulle coste del medio Adriatico. Sempre in questa frase più nubi e locali piogge interesserebbero la Sicilia, localmente il Centro Sud della Calabria, ma qui neve in montagna, per via di una temperatura meno fredda sull’Isola. Sul resto delle regioni, tanto freddo e anche gelo diffuso di notte, venti freddi nord-orientali, ma scarse precipitazioni o deboli localizzate, naturalmente dove accadrebbero, sarebbero di tipo nevoso fino in pianura.
Un’attenzione particolare andrebbe posta alla fase tra mercoledì 25 e soprattutto giovedì 26. Verso metà settimana, infatti, al contesto oramai dichiaratamente freddo a tutte le quote fino al suolo, potrebbe andare a sovrapporsi un flusso umido e instabile proveniente dal Mediterraneo Occidentale e dal nordafrica, come evidenzia la barica nell’ultima immagine. E’ ancora al vaglio l’esatta traiettoria di questo nucleo instabile meridionale, ma ci sono buone probabilità che esso possa portare un significativo peggioramento invernale del tempo su tutto il Centro Sud Italia, all’insegna di piogge, rovesci anche intensi e nevicate diffuse fino a bassa quota lungo l’Appennino, localmente anche in pianura sui settori centrali del Medio Adriatico. Insomma, verso metà settimana potrebbe esplicarsi la fase più perturbata legata a questo peggioramento freddo. Naturalmente le correnti da Sud potrebbero mitigare via via le temperature, ma dato l’insistenza di isoterme fredde per diversi giorni precedenti, il rischio di nevicate persisterebbe fino a bassa quota, perlomeno fino a tutto giovedì.
La redazione di MeteoWeb seguirà costantemente l’evoluzione dell’ondata di freddo attesa per la prossima settimana, apportando aggiornamenti settimanali.