Coronavirus, l’appello degli anestesisti: “Pochi posti letto e siamo molto provati”

"La situazione è ormai al lumicino. Ci sono pochissimi posti letto e i colleghi sono dedicati notte e giorno a cercare di salvare i casi più gravi"
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“La situazione è ormai al lumicino. Ci sono pochissimi posti letto e i colleghi sono dedicati notte e giorno a cercare di salvare i casi più gravi”. Lo ha detto il presidente AAROI EMAC Associazione dei Medici anestesisti rianimatori ospedalieri, Alessandro Vergallo, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei, in merito all’emergenza coronavirus.

“Come categoria – ha aggiunto Vergallo a InBlu Radio – siamo abbastanza stufi di sentire le più varie opinioni di esperti o pseudo-esperti perché alla fine ciò che conta è la clinica e la condizione dei pazienti. I colleghi in queste ore non hanno neanche il tempo di respirare e tornare a casa dalle proprie famiglie nel tentativo di salvare delle vite”.

“Abbiamo ancora un discreto margine – ha sottolineato Vergallo – per affrontare la situazione certamente in questa fase è assolutamente indispensabile procrastinare le misure di contenimento dell’infezione come l’isolamento sociale o la chiusura delle scuole. Non bisogna mollare”. “Invitiamo a tacere – ha concluso Vergallo ai microfoni di InBlu Radio – tutti coloro che dicono che il coronavirus è una banale influenza perché questi conti li faremo a dati finiti e non in corso di infezione che ci vede purtroppo estremamente provati anche dal punto di vista psicologico”.

 

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