Coronavirus, bere bevande calde, fare gargarismi e stare al sole non protegge dal virus: gli esperti smentiscono le bufale che spopolano sui social

"Bere bevande calde protegge dal coronavirus SARSCoV2? NO!": la federazione degli ordini dei medici (Fnomceo) smentisce molte delle bufale che spopolano sui social
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“Bere bevande calde protegge dal coronavirus SARSCoV2? NO!”. Lo scrive la federazione degli ordini dei medici (Fnomceo), in una scheda sul suo portale ‘Dottore ma e’ vero che…?’, che da tempo sfata i falsi miti in tema di sanità. Consumate spesso durante il giorno bevande calde come te’, tisane e brodo, o semplicemente acqua calda: i liquidi caldi neutralizzano il virus e non e’ difficile berli. Evitate di bere acqua ghiacciata o di mangiare cubetti di ghiaccio o la neve per chi si trova in montagna (bambini)! Per chi può farlo, esponetevi al sole!”: questo consiglio, insieme ad alcune informazioni corrette, è contenuto in un messaggio che sta girando sui social network e soprattutto su Whatsapp.

Foto di Emanuele Cremaschi / Getty Images

Il testo è attribuito a un “giovane ricercatore che da Shenzhen è stato trasferito a Wuhan per collaborare con la task force che sta combattendo contro l’epidemia da coronavirus”. Il messaggio purtroppo, sottolinea Fnomceo, “è stato diffuso da un’associazione ritenuta affidabile e sottoscritta dalla sua presidente, che è un medico. Questo ha reso credibile il suo contenuto, traendo in inganno moltissime persone che lo hanno condiviso in buona fede. Il fatto che le informazioni scorrette siano mescolate ad altre che ricalcano le raccomandazioni delle autorità sanitarie internazionali, contribuisce ad aumentare la confusione. Inoltre, nel testo si sottolinea come la misura non sia difficile da seguire. In una situazione difficile, e in mezzo a tante notizie contrastanti, si accoglie volentieri una raccomandazione facile da mettere in pratica, come bere bevande calde.

tisana per l'alito cattivoIl consiglio era anche ammantato di una spiegazione scientifica: “Il virus non resiste al calore e muore se esposto a temperature di 26-27 gradi centigradi”. “A parte che a questa temperatura una bevanda è appena tiepida – replicano i medici – l’organismo già di suo ha in media una temperatura molto superiore (circa 37 gradi centigradi) che, evidentemente, è favorevole alla crescita del virus. Nemmeno una bevanda bollente potrebbe comunque modificare la temperatura dell’organismo. Inoltre non è plausibile che attraversando l’apparato digerente sia in grado di influire sulla temperatura misurabile a livello polmonare, dove il virus prolifera. Altrettanto facile da eseguire, e giustificata in maniera credibile, è l’altra indicazione che viene dal testo condiviso: “Potete fare gargarismi con una soluzione disinfettante che elimina o minimizza la quota di virus che potrebbe entrare nella vostra gola: lo eliminate prima che scenda nella trachea e poi nei polmoni”. Anche questa una affermazione priva di qualunque evidenza scientifica”.

Non è un errore innocuo, avverte la Fnomceo: “Maggiore è la confusione informativa, più cresce il rischio che, tra tante indicazioni, si decida di mettere in pratica solo quelle che ci aggradano di più. Per esempio, qualcuno potrebbe pensare che non serve lavarsi bene le mani se ha appena bevuto un te’ caldo, o che puo’ avvicinarsi in sicurezza a una persona malata se poi fa un gargarismo con un collutorio. Quando invece non è così. I consigli che davvero possono aiutare a proteggere sé stessi e gli altri sono quelli elencati nel decalogo distribuito dal Ministero della Salute. Se già mettessimo in pratica questi, senza cercarne altri, più o meno fantasiosi, il nostro rischio di ammalarci calerebbe e la lotta contro il virus ne trarrebbe grandissimo vantaggio”. 

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