Un forte segno di fiducia e speranza riguardo l’emergenza coronavirus arriva dalla Cina. L’emergenza sta rientrando nel Paese asiatico da cui tutto è partito tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio. Ora, gli ultimi 2 ospedali provvisori dei 16 creati nella città epicentro di Wuhan sono stati chiusi.
L’ultimo gruppo di 49 pazienti ha lasciato l’ospedale temporaneo di Wuchang, nel capoluogo della provincia dell’Hubei diventato epicentro dell’epidemia, tra applausi, abbracci e saluti, secondo l’agenzia di stampa Xinhua. La struttura da 784 letti, convertita in ospedale dal Wuchang Hongshan Stadium, ha aperto il 5 febbraio e ha ricevuto un totale di 1.124 pazienti, secondo Xinhua, che riporta che 833 pazienti sono stati dimessi e 291 trasferiti in altri ospedali.
Nel frattempo, dopo 26 giorni è stato chiuso anche un ospedale improvvisato nel distretto Jiangxia di Wuhan, riporta Xinhua. Ha ricevuto un totale di 564 pazienti, 392 dei quali sono stati dimessi dopo il recupero. Zhang Boli, accademico della Chinese Academy of Engineering, ha affermato che i 16 ospedali temporanei hanno ricevuto un totale di 13.000 pazienti affetti da coronavirus.
Nonostante queste chiusure, Wuhan, città di 11 milioni di abitanti, rimane in lockdown dopo oltre 50 giorni. Quasi 50.000 casi di coronavirus sono stati riportati a Wuhan, con 2423 vittime.