Quella del Coronavirus è un’emergenza nazionale che stiamo affrontando “con determinazione e coraggio“, “ce la faremo“: lo ha affermato il premier Giuseppe Conte, nella notte, annunciando le misure urgenti per contenere l’epidemia in Lombardia e in 14 province oltre che su tutto il territorio nazionale. “Stiamo affrontando un’emergenza nazionale senza sottovalutarla, abbiamo scelto il criterio della trasparenza. Ci stiamo muovendo con determinazione e coraggio, abbiamo due obiettivi: contenere la diffusione del contagio ed evitare il sovraccarico delle strutture ospedaliere. Non possiamo dedicarci ad una sola modalità, servono entrambe“: “Alcune strutture ospedaliere sono già in difficoltà, abbiamo già predisposto il vincolo obbligatorio della solidarietà interregionale, c’è la possibilità di redistribuire pazienti tra le varie regioni“.
“A chi ha sintomatologia con febbre maggiore di 37,5 gradi si raccomanda di rimanere a casa e contattare il medico: è bene che non si muovano. Ci sarà divieto assoluto di mobilità per soggetti in quarantena, ovvero risultati positivi al virus. Poi ci sono una serie di misure relative alle attività imprenditoriali, commerciali, sociali. Saranno consentiti eventi sportivi di atleti professionisti e categorie assolute o a porte chiuse o all’aperto senza presenza di pubblico“.
“Non possiamo più permetterci aggregazioni“, ha avvertito il Premier. “Sono sospese attività didattiche nelle scuole e nelle università, sono sospese le cerimonie. Sono chiusi i musei e i luoghi di cultura. Sono consentite attività di ristorazione nel rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro“, afferma, annunciando sanzioni per i gestori “che non faranno rispettare le norme“. “Ci rendiamo conto che tutte queste misure imporranno sacrifici, a volte piccoli e a volte molto grandi. Dobbiamo aderire tutti, non dobbiamo pensare di essere furbi. Dobbiamo tutelare la salute, dei nostri cari e soprattutto dei nostri nonni. Ci assumiamo la responsabilità politica di queste decisioni: state tranquilli, ce la faremo, saremo insieme, marceremo uniti e compatti. Speriamo che questa emergenza presto verrà superata”
“E’ il momento -prosegue Conte – del rispetto dei ruoli. Vogliamo che tutti siano partecipi in questo impegno, ho molto apprezzato la volontà dell’opposizione di discutere. Sarà fatto. Invito i cittadini ad essere fiduciosi, ce la faremo. Non si ferma tutto, ma dobbiamo entrare nell’ottica che ci sono regole da rispettare, servono comportamenti responsabili. Lo dico a tutti, anche ai nostri figli“.
Sono 14 le province interessate dalle misure urgenti per contenere il Coronavirus, oltre alla Lombardia: si tratta di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia. “In questi luoghi si applicano misure più rigorose“, ha spiegato Conte.
In Lombardia e nelle 14 province interessate dal nuovo dpcm sul Coronavirus bar e ristoranti potranno stare aperti dalle 6 alle 18 purché garantiscano almeno un metro di distanza tra i clienti: la sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione: lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte. “Ci rendiamo conto che e’ molto severa ma non possiamo più consentire contagi“.
In stazione Centrale a Milano sono tante le persone che hanno deciso di partire o di anticipare le partenze dopo il decreto che di fatto chiude la Lombardia e altre 14 province per l’emergenza Coronavirus. In stazione per ora non c’è confusione, i viaggiatori arrivano in modo ordinato, molti indossano una mascherina e spiegano che hanno deciso di partire dopo la firma del decreto da parte del governo. Molti questa mattina sono diretti a Venezia. Al momento ai passeggeri viene solo controllato, come di consueto, il biglietto prima di accedere ai binari.
Alla stazione Termini questa mattina non c’è nessuna comunicazione sulle nuove misure varate questa notte dal governo che “chiudono” le zone rosse, limitandone gli spostamenti ai casi più gravi. Sui display sparsi sulle banchine non appaiono cancellazioni, e neppure annunci legati alle nuove disposizioni governative, e i treni verso il nord partono regolarmente.
Il Coronavirus in Italia sui media esteri: “Lombardia in quarantena”
Le misure prese dal governo italiano per cercare di fermare la diffusione del Coronavirus nel Paese sono protagoniste oggi sui siti web dei principali media mondiali.
La BBC titola, nella pagina “Mondo”, “Il Nord Italia mette in quarantena 16 milioni di persone” e definisce “drammatica” l’escalation degli sforzi nel Paese per contenere il virus. Anche il quotidiano francese Le Monde dedica l’apertura del suo sito all’Italia titolando “Coronavirus: l’Italia mette in quarantena milioni di abitanti nel nord del Paese“.
Il belga Le Soir apre la sua homepage con un articolo intitolato “Coronavirus: l’Italia metterà in quarantena Milano, Venezia e altre zone“.
Il quotidiano spagnolo El Pais titola: “L’Italia decreta l’isolamento di 16 milioni di persone” e pubblica l’immagine di due poliziotti con la mascherina. Il quotidiano La Vanguardia scrive che il “Coronavirus sta per paralizzare il motore economico italiano”.
Il quotidiano britannico Guardian apre la sua edizione online con una foto del premier Giuseppe Conte sotto al titolo: “Il primo ministro italiano firma un decreto di lockdown che interessa milioni nel nord“. Le nuove misure, precisa il Guardian, riguardano “più di un quarto della popolazione italiana“. L’Independent titola “Coronavirus: l’Italia prevede di mettere in quarantena l’intera regione della Lombardia“.
La CNN titola “L’Italia del nord sotto lockdown“.