Coronavirus, shock in Germania, suicida il ministro delle finanze dell’Assia. L’allarme degli esperti: “Qui possibile scenario dell’Italia”

Il corpo dell'uomo, poi identificato nel 54enne Schafer, è stato trovato lungo i binari a Hochheim, tra Francoforte e Magonza, ha riferito la polizia
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Tragedia nella tragedia in Germania. Il ministro delle Finanze dell’Assia, land tedesco dove sono stati registrati migliaia di casi di coronavirus, è stato trovato morto oggi sui binari della linea ferroviaria ad alta velocità nei pressi di Wiesbaden, probabilmente suicida. E’ quanto emerge dalle indagini iniziali della polizia tedesca, di cui riferisce la stampa, che ipotizza un legame con lo stress per la gestione dell’emergenza.

Il corpo dell’uomo, poi identificato nel 54enne Schafer, esponente della Cdu, è stato trovato lungo i binari a Hochheim, tra Francoforte e Magonza, ha riferito la polizia, secondo cui ad avvertire i soccorsi è stato un testimone. Il ministro non è stato immediatamente identificato a causa delle numerose ferite riportate. Secondo quanto scrive la Frankfurter Allgemeine Zeitung, il politico, ministro delle Finanze dell’Assia da dieci anni, avrebbe lasciato un biglietto alla moglie, nel quale spiegherebbe le ragioni del suo gesto. I media locali ricordano che Schafer, che aveva “enormi preoccupazioni” per l’epidemia di Covid-19, appariva regolarmente per informare la popolazione del suo land sugli aiuti finanziari per l’emergenza. In una nota, il premier dell’Assia, Volker Bouffier – di cui era considerato il possibile successore nel caso in cui non si fosse ripresentato alle elezioni del 2023 – ha detto di aver appreso la notizia “con tristezza e incredulità”, rivelando che Schaffer era sotto enorme stretto a causa della risposta alla pandemia. “La sua preoccupazione principale era se fosse in grado di rispondere alle enormi aspettative della popolazione, specialmente in termini di aiuti finanziari – ha rivelato Bouffier – Per lui, evidentemente non c’era via d’uscita. Era deluso e per questo ci ha lasciati, tutto questo ci sconvolge, mi sconvolge”.

Koch Institut: “Possibile scenario dell’Italia in Germania”

germaniaIn tutta la Germania, sono oltre 60 mila i casi di contagio da Coronavirus. E’ quanto emerge dall’ultimo conteggio effettuato dalla Zeit online, che aggiorna i dati incrociandoli con quelli forniti dal Robert Koch Institut, quelli della Johns Hopkins University e quelli che arrivano via via dalle strutture sanitaria dei vari Laender. Nella fattispecie, si parla di 60.147 casi di infezione confermati: in pratica, calcola la Zeit, il numero si e’ raddoppiato in soli 6 giorni. Le vittime sono 481. Si tratta di un bilancio complessivo piu’ alto di quello del Robert Koch Institut (Rki), il maggiore centro epidemiologico del Paese, che parla di 52.547 contagi, con una crescita di quasi 4000 casi in confronto a ieri. Stando all’Rki, le vittime sono 389, ma un confronto reale non e’ possibile – afferma l’istituto – perche’ le segnalazioni dai vari Laender non arriva in modo regolare: per esempio tre Laender sabato non avrebbero comunicato i loro dati.

E il Robert Koch Institut non esclude anche per la Germania “uno scenario italiano”. Lo ha affermato Lothar Wieler, presidente del centro epidemiologico tedesco, secondo il quale “una situazione come quella che si e’ verificata in Italia sono possibili anche in Germania”. “Dobbiamo mettere in conto che le capacita’ delle nostre strutture sanitarie non siano sufficienti”, ha detto il capo dell’Rki in un’intervista al domenicale della Frankfurter Allgemeine Zeitung. “Non possiamo escludere che anche qui ci troveremo ad avere piu’ pazienti che posti con apparecchi di respirazione”, ha aggiunto Wieler. Per quello che riguarda il tasso di mortalita’ relativamente basso nella Repubblica federale, il presidente del Koch Institut ha sottolineato che non e’ il caso di farsi “illusioni”: finora dipende molto dal fatto che in Germania sono stati realizzati moltissimi tamponi. Non solo: “Finora in Germania erano colpiti dal virus soprattutto persone che non facevano parte dei gruppi piu’ a rischio, perche’ molte linee di infezione erano relative, per esempio, alle vacanze invernali. Ma quando si dovessero realizzare piu’ contagi in ospizi per anziani oppure in ospedali allora si dovra’ temere che la percentuale cresca”, conclude Wieler.

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