Il comandante dell’esercito degli Stati Uniti in Europa, il generale Christopher Cavoli, e’ in quarantena nel proprio alloggio per sospetto contagio da coronavirus. A riferirlo è il quotidiano “Frankfurter Allgemeine Zeitung“, ricordando che il quartier generale del Comando degli Stati Uniti per l’Europa (Usareur) ha sede a Wiesbaden-Erbenheim in Assia. Si sospetta che, oltre a Cavoli, potrebbero essere contagiati altri ufficiali statunitensi, che avrebbero contratto il coronavirus durante una conferenza dei capi di Stato maggiore dell’esercito dei paesi membri della Nato, svoltasi il 6 marzo scorso presso l’Usareur. La riunione era dedicata a discutere delle misure di prevenzione del contagio da coronavirus durante le esercitazioni della Nato Defender Europe 2020. Le manovre, che hanno il proprio centro logistico in Germania dove hanno concluso la prima fase di preparazione, si terranno in Polonia e Lettonia dal 27 aprile al 22 maggio prossimo. Defender Europe 2020 e’ stata annunciata nei mesi scorsi come la piu’ vasta esercitazione della Nato in Europa degli ultimi 25 anni, con 37 mila militari dispiegati di cui 20 mila in arrivo dagli Usa. Al momento alcuni paesi, fra cui l’Italia, hanno comunicato che non parteciperanno alle manovre, proprio a causa della diffusione del coronavirus nel nostro paese.
Alla riunione all’Usareur, peraltro, erano presenti anche ufficiali dell’Esercito italiano, tra cui il capo di Stato maggiore dell’arma, generale Salvatore Farina, successivamente risultato positivo ai test diagnostici per il coronavirus. In una fotografia scattata durante la conferenza, Cavoli e’ ritratto seduto accanto a un ufficiale italiano il cui volto non e’ riconoscibile. Il comandante dell’Usareur e’ tra i generali responsabili di Defender Europe 2020 e, ora che e’ in quarantena, ci si chiede se verranno apportate modifiche ai piani dell’esercitazione della Nato. Intanto, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha reso noto che l’Italia non prendera’ parte alle manovre, poiche’ le Forze armate sono impegnate a collaborare alla gestione dell’emergenza coronavirus in Italia.