Coronavirus, l’appello del ministro: “Basta polemiche e sciacalli, serve il senso dello Stato”

"Non c'è né tempo né voglia per rincorrere polemiche o sciacalli". Così il ministro delle Autonomie Francesco Boccia, uscendo dalla Protezione Civile
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Non c’è né tempo né voglia per rincorrere polemiche o sciacalli”. Così il ministro delle Autonomie Francesco Boccia, uscendo dalla Protezione Civile, ha ribadito la necessità di fermare ogni contrasto tra governo e regioni. “Se ci sono avvoltoi che intendono spargere altri virus in un momento cosi’ delicato per l’Italia sappiano che stanno gettando fango su migliaia di italiani che in questo momento combattono una delle prove piu’ dure del paese dopo la seconda guerra mondiale“, ha aggiunto.

Tutta l’Italia, ha proseguito il ministro, “sta manifestando un senso del dovere apprezzato in tutto il mondo e sta esprimendo una potenza di solidarieta’ nei confronti delle regioni piu’ colpite, prima fra tutti la Lombardia“. L’importante, dunque, non e’ fare polemiche ma “sostenere gli sforzi degli operatori sanitari”. “La caduta di stile dei collaboratori di Fontana – conclude Boccia – mi auguro che sia stato solo un incidente da stress e sono sicuro che con Bertolaso al loro fianco questi incidenti non avverranno piu’“. Quel che e’ certo e’ che il governo “non consentira’ mai a nessuno di umiliare il lavoro dei servitori dello Stato”.

“Confido nel grande senso di responsabilità mostrato finora da tutti i sindaci italiani e da tutti i presidenti di Regione, ne usciremo solo con un alto senso dello Stato. E’ la priorità massima del paese, devono saperlo tutti i lombardi – ha aggiunto – e la gara di solidarietà anche delle regioni piu’ piccole e piu’ povere spero serva d’insegnamento a tutti”.

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