Di seguito riportiamo i numeri statistici dell’epidemia di Coronavirus in Italia, calcolati al massimo dell’esasperazione, stando a quanto accaduto in Cina e nel mondo fino a ora, e stimati al 21 maggio 2020, ossia dopo 3 mesi circa dal suo avvento in Italia.
Se andrà male, in Italia, potrebbero essere infettate circa 100-120.000 persone, su una popolazione di oltre 60 milioni, e stando all’incidenza percentuale mediamente registrata fino a ora, nonché tenendo presente la recessione cinese dal picco. Su 100-120.000 persone, il numero dei decessi potrebbe oscillare tra 7.000 e 8.500.
Spalmati sul territorio nazionale, senza tenere conto dei focolai (questi chiaramente fondamentali ai fini dell’incidenza percentuale), ci sarebbe 1 contagiato ogni 600 cittadini circa. Si avrebbe 1 morto ogni 7.200 cittadini circa.
Considerando, invece, il focolaio maggiore, su 25 milioni di abitanti tra Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto, il dato sarebbe così ripartito
- 85.000-102.000 infettati solo su queste 4 regioni;
- 15.000-18.000 nel resto dell’Italia;
- 5.500-6.700 morti nelle 4 regioni;
- 1.200-1.300 morti nel resto d’Italia.
Relativamente alle 4 regioni più colpite, avremmo 1 infettato ogni 300-250 cittadini
Sempre relativamente alle 4 regioni del Nord, ci sarebbe 1 morto ogni 4.550-3.750 cittadini.
Sul resto d’Italia, invece, ci sarebbe 1 infettato ogni 2.600-2.200 abitanti e 1 morto ogni 33.000-30.700 cittadini. Ma anche in questo caso, la stragrande maggioranza di vittime e infetti sarebbe limitata alle altre Regioni del Nord e alle più settentrionali del Centro (Liguria, Toscana, Marche, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta).
In Italia, per varie ragioni, in prevalenza per anzianità e malattie, muoiono circa 1.700 persone al giorno, ossia circa 51.000 al mese.
In base ai dati degli ultimi giorni, si stanno registrando circa 130/170 morti ogni 24 ore per il coronavirus o con il coronavirus. Bisognerà aspettare una scadenza mensile per valutare che incidenza in termini di mortalità si è avuta con l’avvento del coronavirus. Ciò, naturalmente, valutando le incidenze percentuali soprattutto sulle 4 regioni focus.
Ricordiamo che questo dato statistico è calcolato considerando il massimo dell’incidenza del coronavirus, rispetto a quanto accaduto in Cina. Si ritiene, nella sostanza, che non si dovrebbe andare, entro i tempi stimati, 21 Maggio, oltre questi numeri e che, se va meglio, si potrebbe non arrivare alla metà.