“In Lombardia sono 22.264 i positivi, 2.380 in più di ieri. Anche oggi i numeri confermano che c’è una crescita costante. Siamo arrivati a 2.549 decessi in regione”, 381 in più rispetto a ieri. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel consueto punto sull’emergenza coronavirus in diretta Facebook. Il dato invece delle persone ricoverate è di 7.735, 348 in più rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 1.050, 44 in più delle 24 ore precedenti, mentre i decessi sono arrivati a quota 2.549. Le persone dimesse sono 4.235, “non ancora negative, ma in isolamento domiciliare”. La provincia più colpita è ancora Bergamo con 5.554 casi, 509 in più di ieri. La crescita “si sta stabilizzando a Cremona, è sempre più bassa nel Lodigiano, si sta invece sviluppando in Brianza” ha aggiunto Gallera. Quanto a Milano i casi sono 3.804, con una “crescita inferiore a ieri”, dei quali 1.550 in città. “Speriamo che già da lunedi si possa notare un rallentamento, frutto di un comportamento molto più virtuoso rispetto al folle weekend dell’8 marzo durante il quale i parchi erano affollati” ha concluso l’assessore nel suo videocollegamento quotidiano.
Nella Citta’ metropolitana di Milano “i contagi sono saliti a 3.804, 526 piu’ di ieri. Sono tanti, ma meno di ieri quando erano stati 638 in un giorno. A Milano citta’ sono 1.550”, ha aggiunto. “Gli incrementi di questi giorni sono la fotografia e’ di quel weekend di 10-12 giorni fa, in cui c’erano tante persone per strada, nei parchi, come se nulla fosse”. Fortunatamente, ha concluso Gallera, nei giorni seguenti c’e’ stata una presa di coscienza.
Il contagio corre ancora nelle province di Bergamo e Brescia, le piu’ colpite dall’epidemia. Nel bergamasco sono 5554 le persone contagiate, 509 piu’ di ieri, nel bresciano 4648, 401 in piu’ rispetto a ieri. Lo ha detto l’assessore Giulio Gallera in diretta fb. In provincia di Cremona i contagiati sono 2392, in crescita di 106, nel lodigiano 1597, 69 piu’ di ieri, in provincia di Monza Brianza 816, 321 piu’ di ieri. Nel Mantovano i covid positivi sono 723 (+87), nel pavese 1105 (+9).
“Oggi siamo riusciti a fare ancora 20 trasferimenti, abbiamo superato i 200 pazienti che abbiamo trasferito” in altre regioni. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel corso del consueto punto stampa sull’emergenza Coronavirus. “I nostri ospedali hanno cambiato pelle, sono diventati in grado di accogliere i pazienti Covid, abbiamo fatto una riconversione. Rimane aperta fortunatamente l’attività dei punti di nascita, i bambini sono la nostra speranza”, ha aggiunto. Tornando poi a parlare dell’ospedale da campo con 68 posti letto a Cremona, donato dalla Ong americana appartenente alla Chiesa cristiano evangelica Samaritan’s Purse, l’assessore ha chiarito: “La Lombardia non è sola a combattere questa battaglia. Tutti insieme abbiamo il grande compito di garantire a tutti le cure e a salvare le persone”.
A oggi le aziende ospedaliere sono riuscite a reclutare 347 nuovi medici, ha affermato Gallera. “Stiamo assumendo molti specializzandi – ha dichiarato Gallera – ma la bella notizia e’. che stanno rispondendo all’appello anche i medici in pensione che stanno arrivando a darci una mano”. Non solo medici italiani, per domani e’ previsto infatti anche l’arrivo di personale sanitario da Cuba: in totale saranno 52 persone tra medici e infermieri. Per l’assessore “i medici che combattono il Coronavirus sono i veri eroi”, ma a questa lotta devono partecipare tutti i cittadini restando a casa: “Il virus si nutre dell’uomo – ha continuato Galera – ma se non trova nessuno di cui nutrirsi, muore. Per questo lo possiamo sconfiggere con il distanziamento sociale”.
“Il 20 febbraio alle ore 21 arrivava sul mio cellulare la telefonata del primo caso positivo, un minuto dopo ho avvisato il presidente Fontana. Dopo un mese siamo qui, è cambiata la nostra regione”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. “Ci abbiamo messo un po’ noi cittadini con chi avevamo a che fare, il sistema sanitario ha agito immediatamente. Dopo meno di 12 ore avevamo qui il ministro della Sanità e avevamo approvato una prima zona rossa. E’ stata una grande corsa a dimostrare che il sistema poteva reggere, che si potevano dare cure a tutti. Questa strada la stiamo percorrendo tutti. Il governatore Fontana governa l’Unità di crisi con grande piglio, fa sintesi e cerchiamo di far capire tutti insieme al governo qual è la situazione”, ha sottolineato Gallera.
“Tanti cittadini stanno combattendo questa battaglia, lo dobbiamo fare sempre di più. Il virus si nutre del corpo dell’uomo, se lo trova si nutre di questo, altrimenti muore. Questa è la battaglia degli italiani, questa è la battaglia dei lombardi. La vinciamo se ognuno di noi la combatte e la vive con grande determinazione”, ha aggiunto.
La Lombardia chiede misure più severe
“È un fronte compatto quello con cui la Lombardia chiede al Governo di porre in essere nuove stringenti limitazioni per contrastare la diffusione del Coronavirus”. Così il presidente della Regione, Attilio Fontana, i sindaci dei capoluoghi della Lombardia, il presidente dell’ANCI Lombardia e quello dell’UPL commentano l’incontro avvenuto nel pomeriggio di oggi. “Abbiamo inviato al Governo una serie di proposte che, qualora non si ritenesse opportuno applicare in tutto il Paese, venisse comunque attuata nell’intera Lombardia. I dati sull’emergenza sanitaria ci impongono di agire nel minor tempo possibile: solo con un’ulteriore azione di contenimento dei contatti interpersonali possiamo cercare di invertire una tendenza sempre più grave”. Il documento inviato al Governo – spiegano dalla Regione Lombardia – prevede una serie di proposte, molte delle quali confermano quanto già previsto dall’ultimo Dpcm del Governo. Tra le ulteriori richieste fatte pervenire dalla Regione e dai sindaci al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che si propone rimangano in vigore fino al 30 aprile, si segnalano anche: la sospensione dell’attività degli Uffici Pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità; la sospensione di tutti i mercati settimanali scoperti cittadini; la sospensione delle attività inerenti ai servizi alla persona (fra cui tabaccai, parrucchieri, barbieri, estetisti); la chiusura delle attività degli studi professionali salvo quelle relative ai servizi indifferibili; il fermo delle attività nei cantieri temporanei; la chiusura dei distributori automatici cosiddetti ‘h24’ che distribuiscono bevande e alimenti confezionati; il divieto di praticare sport e attività motorie svolte all’aperto, anche singolarmente. Restano aperte le edicole, le farmacie, le parafarmacie, ma deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
Da Pirelli 65 respiratori e dispositivi medici a Lombardia
Pirelli, in collaborazione con Regione Lombardia, interviene a supporto dell’emergenza sanitaria che ha colpito l’Italia e in particolare la regione lombarda, con una donazione di 65 dispositivi per la ventilazione assistita di terapia intensiva, 5mila tute per utilizzo sanitario e 20mila mascherine. Lo riferisce una nota. Le dotazioni mediche, che serviranno a Regione Lombardia per supportare le proprie strutture sanitarie, sono state messe a disposizione da Pirelli con la collaborazione di China Construction Bank. Il materiale giungerà all’aeroporto di Malpensa lunedì grazie a un’iniziativa che ha visto uno sforzo congiunto, a fianco dell’azienda e dei suoi partner cinesi, della stessa Regione Lombardia, coordinata dall’Assessore Davide Carlo Caparini, e dell’Ambasciatore d’Italia a Pechino, Luca Ferrari.
“La gara di solidarietà che si è innescata intorno alla Lombardia è sempre più grande”, ha commentato Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia. “Ringrazio in modo particolare Pirelli e Marco Tronchetti Provera – ha continuato – per una donazione tanto importante, quanto preziosa. Gesti straordinari che ci danno la forza di andare avanti nonostante le criticità che dobbiamo affrontare quotidianamente. Grazie e ancora grazie a tutti coloro che ci sostengono”.”In un momento di così grande difficoltà, vogliamo essere a fianco della nostra Regione e del Paese, anche grazie all’aiuto dei nostri partner, con un’iniziativa concreta e per supportare il sistema sanitario regionale attraverso aiuti rapidi ed efficaci. Un grazie a tutti coloro che ci hanno supportato in questo impegno”, ha detto Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo e ceo di Pirelli.