Primo morto con Coronavirus nel Casertano. Poco fa l’esito positivo da parte del Cotugno, dopo il tampone eseguito post mortem. L’uomo, 46 anni, di Mondragone, era arrivato al pronto soccorso dell’ospedale di Sessa Aurunca la scorsa serata con una crisi respiratoria in corso. I medici erano riusciti a stabilizzare i parametri respiratori, ma poi ha avuto poco dopo un’altra crisi ed e’ deceduto. Dalla Tac era emersa una polmonite in corso. Da qui la decisione di sottoporre post mortem l’uomo al tampone. Immediatamente, l’Asl di Caserta ha disposto la quarantena per medici e infermieri, circa 15 persone, che hanno assistito l’uomo. Quarantena anche per i familiari piu’ stretti del 46enne.
Oltre all’uomo di 46 anni deceduto nel Casertano, l’Unita’ di crisi della Protezione civile della Regione Campania rende noto che nella mattinata di oggi sono stati esaminati in laboratorio, presso il centro di riferimento dell’ospedale di Napoli, Cotugno, 47 tamponi. Sette di questi sono risultati positivi. Come per tutti gli altri, si attende la conferma ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanita’. Il totale dei positivi in Campania e’ di 57 casi, solo di cui uno guarito. Di questi, 18 sono ricoverati, 3 sono in terapia intensiva e quindi in condizioni critiche. Dei 7 tamponi positivi, uno proviene da Castellammare di Stabia, uno dalla provincia di Caserta, uno provincia Salerno, uno Napoli, uno Casal di Principe (Caserta), uno Pompei (Napoli), uno Caserta.
Due detenuti del carcere di Opera in ospedale per sospetto contagio
“Ci giunge notizia che due detenuti nel carcere di Opera sono stati trasferiti in ospedale per sospetta infezione da Coronavirus”. E’ quanto risulterebbe a Maurizio Turco e Irene Testa, segretario e tesoriere del Partito Radicale che “in attesa che il ministro della Giustizia possa informarsi ed informare il Parlamento su quanti detenuti, agenti e personale attualmente ha contratto l’infezione” chiedono se “in tutte le celle sono state distribuite confezioni di soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani (punto a dell’allegato al decreto) e disinfettanti a base di cloro o alcol per pulire le superfici (punto l); se tutte le celle garantiscono la possibilita’ di una distanza interpersonale di almeno un metro (punto d), infatti il ministro non puo’ sottovalutare, anche in termini di responsabilita’ personale, che le carceri italiane sono luoghi sovraffollati molto al di sopra dei termini di legge. Servono misure – concludono i due esponenti dei Radicali – che vanno in senso contrario a quelle sinora proposte dal Ministro e avvallate dalla maggioranza di governo. A cominciare dall’amnistia, provvedimento indispensabile per poter attuare una efficace riforma”.
In Veneto 511 positivi
Sono saliti a 511 i casi di persone positive al Coronavirus in Veneto. Il dato e’ cresciuto di 23 unita’ rispetto al report di inizio giornata. Lo rende noto la Regione Veneto. Le vittime in regione restano ferme a 12. I casi di positivita’ sono adesso 10 a Belluno (+4), 118 a Padova (+6), 4 a Rovigo, 109 a Treviso (+1), 96 a Venezia (+10), 50 a Verona (+1), 30 a Vicenza (+5) 84 nel cluster di Vo’, 3 sono pazienti provenienti dalla Lombardia, mentre 7 (-4) sono in fase di assegnazione. Tra i 155 ricoverati, sono 39 i pazienti in terapia intensiva (+12).
Positivo studente universitario residente nel catanese
Uno studente della Facolta’ di Agraria di Catania, residente a Misterbianco, e’ risultato positivo al coronavirus. Il giovane, 25 anni, potrebbe essere stato contagiato durante l’attivita’ didattica in facolta’ da uno dei tre professori risultati positivi dopo avere partecipato ad un convegno a Udine. Predisposto il periodo di quarantena per l’intero nucleo familiare, tra cui la madre che e’ una dipendente del comune di Misterbianco. Nella sede del Municipio di via Sant’Antonio Abate sono stati previsti tre giorni di pulizie straordinarie: domani, domenica e lunedi’. Nel frattempo e’ stata avviata la procedura sanitaria e disposta una ‘sanificazione’ dei locali programmata per martedi’ e mercoledi’. In quei giorni gli uffici rimarranno chiusi a pubblico e dipendenti.
3 nuovi casi Firenze, tutti ricoverati ospedale
Sono tre i nuovi casi positivi di oggi nei territori dell’Ausl Toscana Centro per il Coronavirus. Si tratta, spiega la Usl Toscana Centro, di un uomo di 72 anni di Pontassieve, in buone condizioni, ricoverato in malattie infettive all’ospedale Santa Maria Annunziata, di una donna di 61 anni residente a Cremona, ma domiciliata a Firenze, in buone condizioni e ricoverata in malattie infettive a Careggi, infine, di un uomo di 73 anni di Firenze, in condizioni stabili, ricoverato in malattie infettive a Careggi.
Altro caso in Trentino: è un’anziana a Cavalese
È risultata positiva al coronavirus un’anziana trattata all’ospedale di Cavalese, in Trentino. Salgono cosi’ a 11 i casi accertati di Coronavirus. La donna anziana, nella tarda serata di ieri, si e’ recata al pronto soccorso a seguito di un trauma da caduta. I sanitari pero’, a conoscenza del quadro clinico della signora, hanno fatto ulteriori accertamenti che hanno portato ad individuare la presenza di una polmonite: da qui l’effettuazione del tampone, come disposto dal protocollo dell’Azienda sanitaria provinciale. La paziente – che presto sara’ trasferita al reparto malattie infettive dell’ospedale Santa Chiara a Trento – vive da sola e la ricostruzione dei suoi movimenti recenti fa ritenere basse le probabilita’ che possa aver diffuso il contagio. Sono comunque in corso approfondimenti. Gli accertamenti proseguono anche per ricostruire i contatti del soggetto roveretano risultato positivo con ogni probabilita’ a seguito di attivita’ professionali svolte nella zona di Milano.
Positivi due pazienti ricoverati a Bolzano
L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige comunica che presso l’Ospedale di Bolzano due ulteriori pazienti, già ricoverati nel reparto malattie infettive, sono stati trovati positivi al primo test sul Coronavirus. Le prove di laboratorio di entrambi i pazienti sono state inviate a Roma all’Istituto “Spallanzani”, dove sarà eseguito il test di controllo. In tal modo, quindi, aumenta a 4 il numero dei possibili casi di persone affette da Coronavirus in Alto Adige. Un’altra persona, che lavora in provincia di Bolzano, secondo informazioni del Servizio d’igiene, è stata sottoposta al test in un ospedale dell’alta Italia ed è stata trovata positiva al virus. L’Istituto superiore di sanità non ha ancora fatto pervenire gli esiti del test di controllo eseguito sulla persona che è ricoverata presso l’Ospedale di Bolzano da mercoledì sera. Con l’aumento dei casi crescono anche le richieste delle cittadine e dei cittadini di poter eseguire in via preventiva il tampone. Secondo le prescrizioni del Ministero della sanità, però, il tampone è previsto esclusivamente per le persone che presentano sintomi e nell’eventualità di un possibile stretto contatto con una persona infetta. Il tampone delle vie respiratorie viene eseguito di norma presso il reparto malattie infettive. La procedura di analisi viene quindi espletata presso il laboratorio di microbiologia e virologia. Gli esiti dell’analisi sono pronti entro circa sei ore.