Coronavirus, è una pandemia ma ecco dov’è non è ancora arrivato: ai Poli e nella Stazione Spaziale Internazionale vivere isolati è la regola

L'arcipelago delle Svalbard, nell'Artico, e l'immensa distesa bianca dell'Antartide sono gli unici luoghi liberi dal coronavirus, insieme alla ISS
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Quella del coronavirus è ormai una pandemia che sta mettendo in ginocchio tutti i Paesi del mondo: alcuni si ritrovano già con diverse migliaia di vittime e decine di migliaia di contagiati, altri iniziano solo ora a registrare incrementi significativi. Esistono però delle zone in cui il temutissimo virus non è arrivato, sulla Terra, ma non solo.

L’arcipelago delle Svalbard, nell’Artico, e l’immensa distesa bianca dell’Antartide sono gli unici luoghi del pianeta ancora liberi dal coronavirus, ma anche la Stazione Spaziale Internazionale, a circa 400km di altezza, è al sicuro. Sono luoghi dedicati alla ricerca nei quali vivono complessivamente 45 persone e dove vivere in isolamento e’ la regola. 30 persone lavorano nella cittadella della ricerca di Ny-Alesund, nelle Svalbard. Tra di loro c’è anche un italiano, Marco Casula, dell’Istituto per le Scienze polari di Venezia: “Avrebbe dovuto rientrare il 10 marzo, ma e’ rimasto a presidiare la base ‘Dirigibile Italia'”, ha detto Carlo Barbante, direttore dell’Istituto di Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr Isp). “Non possiamo mandare personale a sostituirlo perche’ le Svalbard sono un territorio libero dal virus”, ha aggiunto spiegando che l’arcipelago ha chiuso le frontiere i primi di marzo. Un secolo fa invece gli stessi luoghi non erano sfuggiti al virus che scateno’ la Spagnola e nella piu’ grande delle isole, Spitsbergen, il ricordo e’ ancora vivo nelle croci bianche del piccolo cimitero delle vittime di quella pandemia. A Ny-Alesund Casula continua a lavorare, anche se il suo programma di ricerca e’ stato ridimensionato perche’ parte del materiale necessario non e’ riuscito ad arrivare.

Stazione Spaziale Internazionale
Copyright ESA/NASA, CC BY-SA 3.0 IGO

In Antartide in inverno sono poche le basi abitate e tra queste c’e’ Concordia, nata dalla collaborazione fra il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra) e l’Istituto polare francese Paul E’mile Victor. Qui vivono 12 fra tecnici e ricercatori, quattro dei quali italiani. Tutto intorno è solo una sconfinata distesa di ghiaccio e l’isolamento è un’abitudine. Il lavoro non si ferma neanche sulla Stazione Spaziale, dove si trovano il russo Oleg Skripoka e gli americani Jessica Meir e Andrew Morgan. “Nonostante tutto quello che sta succedendo (o non sta succedendo) sulla Terra, la ricerca sulla Stazione Spaziale continua!”, scrive in tweet AstroJessica. Nel frattempo la Nasa informa che si continua a lavorare per portare a bordo altri tre membri dell’equipaggio, tutti rigorosamente in quarantena.

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