Coronavirus, quando è Speranza a perdere la speranza: “Non abbiamo terapie, non abbiamo raggiunto il picco. Continuiamo con il distanziamento sociale”

"Ad oggi non ci sono terapie, non ci sono vaccini. Abbassare la guardia ora sarebbe un errore enorme, non bisogna assolutamente abbassare la guardia, siamo nei giorni cruciali"
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“Siamo nel pieno della crisi, non abbiamo raggiunto il picco ma l’accelerazione dell’aumento sembra essere meno intenso, si sta arrivando a una fase massima dopo di che si auspica ci sarà una riduzione”. Lo ha detto Roberto Speranza a Speciale Tg1. “Si cerca una soluzione che risolva tutti i problemi, ma l’unica soluzione vera è la capacita di distanziarsi da tutti gli altri, è l’unica strada che dà certezze. Ad oggi non ci sono terapie, non ci sono vaccini. Abbassare la guardia ora sarebbe un errore enorme, non bisogna assolutamente abbassare la guardia, siamo nei giorni cruciali“, ha precisato Speranza. Quelle di Mattarella, ha detto ancora il ministro, “sono le parole giuste in un tempo difficilissimo per il nostro Paese e per tutto il mondo. Questa sfida la si potrà vincere solo tutti insieme“, aggiunge, evidenziando che “serve un patto reale tra cittadini” e “il contributo di tutti”.

“Nei momenti piu’ difficili, il nostro Paese ha sempre dimostrato qualita’ incredibili e risorse straordinarie, di civismo, partecipazione, di volonta’ di stare con coraggio dentro questa battaglia. Le ultime indicazioni sia sul bando dei medici che su quello degli infermieri, che ancora e’ aperto, segnalano esattamente questa volonta’“, ha detto il ministro della Salute. “Il nostro – ha continuato – e’ un Paese generoso. Medici e infermieri sono l’avamposto di questa battaglia. Ma ricordo tutti gli operatori del mondo della sanita’, i tanti che vivono negli ospedali e che vi lavorano, cosi’ come tutte le persone costrette a lavorare e che consentono al nostro Paese di andare avanti. Il modo migliore per aiutarli e’ quello di stare a casa. Ognuno puo’ fare fino in fondo la propria parte“.

“E’ doveroso dare – ha aggiunto Speranza – a medici e infermieri e a tutti gli operatori sanitari dispositivi di protezione adeguati. Protezione civile, Borrelli e Arcuri sono a lavoro incessantemente per fare arrivare questo materiale che e’ indispensabile. E’ la strada su cui bisogna insistere con tutte le energie. Il nostro patrimonio piu’ prezioso sono queste persone. Di fronte a questo virus non c’e’ oggi una soluzione in campo. Chi si trova piu’ esposto deve essere tutelato e difeso. Lo ribadisco – ha concluso –, l’arma piu’ forte e’ insistere sul distanziamento sociale e rispettare le regole”.

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