Sale il numero di contagi da coronavirus nel Regno Unito. Secondo i dati diffusi dalle autorità sanitarie britanniche, i contagi registrati sono 1.372 alle 9 di questa mattina, su un totale di 40.279 persone sottoposte a test. Si tratta di un incremento del 20% rispetto a sabato. I decessi sono stati 35. Il Regno Unito ha adottato finora un approccio diverso rispetto agli altri paesi in Europa e nel mondo nella lotta al coronavirus, rifiutando di limitare fortemente le attività quotidiane o di introdurre misure di ‘distanziamento sociale’, ritenendo che la maggior parte delle persone alla fine avrà il virus ed è improbabile che funzionino misure severe per contenerlo. Ora però ha deciso di intensificare le misure adottate. Il segretario alla Salute Matt Hancock ha dichiarato che il governo britannico ha in programma di istituire poteri di emergenza questa settimana per affrontare l’epidemia, incluso il richiedere agli anziani di autoisolarsi, mettere in quarantena le persone malate che si rifiutano di isolarsi e vietare grandi riunioni pubbliche. In particolare, ha spiegato Hancock alla Bbc, si considera la quarantena per le persone oltre i 70 anni fino a un massimo di quattro mesi.
Hancock ha anche lanciato una ‘chiamata alle armi’ a tutte le industrie manifatturiere non legate al settore medico e sanitario, perche’ convertano parte della loro produzione per realizzare ventilatori polmonari da fornire alle strutture del sistema sanitario nazionale (Nhs), che non ne hanno a sufficienza, in vista dell’emergenza Covid-19. In un’intervista alla Bbc, Hancock ha spiegato che l’Nhs ha circa 5 mila di questi macchinari, ha ammesso che in futuro ne avra’ bisogno “di molti di piu'” e promesso che il governo comprera’ tutti quelli prodotti.
Il Regno Unito pensa a misure più forti, intanto questa mattina oltre 3000 runners hanno raggiunto Liverpool per l’edizione 2020 della Mezza Maratona e 10 miglia. Qualche giorno fa gli organizzatori avevano affermato che la situazione del Covid-19 stava mettendo a dura prova gli organizzatori di tutto il mondo ma che il locale staff medico dopo un attenta valutazione non aveva reputato necessaria la cancellazione dell’evento. Alcuni runners hanno preso parte alla gara “a distanza” grazie all’opzione “run virtually” che in ogni caso era stata offerta lo stesso indipendentemente dal Coronavirus. Per la cronaca la 21.097km è stata vinta da Alistair Rutherford in 1h09’50” e da Charlotte Mason in 1h21’52”.