I casi confermati di Coronavirus in Spagna hanno superato quota 35.000, mentre i decessi sono oltre 2.200: è quanto emerge dagli ultimi dati pubblicati dal quotidiano El Pais. In particolare, i contagi nel Paese sono ora 35.068 e i decessi 2.229. Le persone guarite sono 3.355.
Sempre secondo El Pais, “l’epidemia di Coronavirus si sta diffondendo in Spagna in modo più rapido e più esteso rispetto all’Italia“: il quotidiano sottolineando che, a differenza dell’Italia, dove l’80% dei decessi avviene in 3 regioni del Paese, in Spagna si è registrato un forte incremento di casi in regioni inizialmente non interessate.
Ieri le autorità spagnole avevano riferito di altri 462 morti nell’arco di 24 ore, che avevano fatto salire a 2.182 il numero complessivo dei decessi. Un dato che indica “che la Spagna ha impiegato solo tre giorni per raddoppiare i 1.000 decessi registrati venerdì scorso“. Un ritmo, ha sottolineato il quotidiano, che né la Cina né l’Italia, che “ha impiegato un giorno in più per raddoppiare i primi 1.000 decessi, hanno raggiunto“. “Inoltre, la Spagna sta vivendo un’espansione territoriale dell’epidemia molto più pronunciata dell’Italia“, ha aggiunto El Pais, ricordando che in Spagna i primi focolai erano stati individuati a Madrid, nei Paesi Baschi-La Rioja e ad Aragona.
Se oltre l’80% dei 6mila decessi registrati dall’Italia continuano a verificarsi nelle stesse 3 regioni (Lombardia, Emilia Romagna e Veneto), in Spagna la percentuale riguardante i primi tre focolai “è scesa al 65%“, con “un forte aumento dei casi in regioni autonome quali Catalogna, Castiglia e Leon, Castiglia-La Mancia e, in misura minore, nella Comunità Valenciana“.