Mancano ormai sole 72 ore all’apertura del Columbus Covid 2 Hospital, l’ospedale realizzato a tempo di record da tutto lo staff tecnico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS per fornire nuove importanti armi a Roma, alla Regione Lazio e al Paese per contrastare l’infezione da Coronavirus. Da lunedì 16 marzo saranno attivi e operativi i primi 21 posti letto di Terapia intensiva e 28 posti letto singoli dedicati alle degenze ordinarie e avverrà il trasferimento dei primi pazienti contagiati da Covid19 al momento ricoverati in aree protette presso il Policlinico Gemelli.
“Anche in questo momento d’emergenza assoluta, la Ricerca, in particolare quella svolta da Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Università Cattolica del Sacro Cuore, deve continuare a fare la sua parte, anche con un focus particolare sulla pandemia da Covid-19″. Così il professor Giovanni Scambia, Direttore Scientifico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, nell’annunciare la nascita, contemporaneamente alla creazione del Colombus COVID-2 Hospital, dell’Unità di Ricerca Covid-19, da lui coordinata insieme al dottor Alfredo Cesario. Un’iniziativa che nasce con l’obiettivo di attivare progetti di Ricerca, studi clinici e collaborazioni scientifiche per comprendere e curare l’infezione da coronavirus SARS-CoV-2 e la malattia che ne consegue, Covid-19.
“L’Unità di Ricerca Covid-19 – spiega Scambia – mira a diventare un punto di riferimento per orientare tutte le iniziative di Ricerca interne e esterne (ad esempio quelle in collaborazione con altre istituzioni, industrie farmaceutiche, ecc) in tema Covid-19. L’idea alla base del funzionamento dell’Unità è quella di mappare, pianificare strategicamente e coordinare l’implementazione delle iniziative istituzionali di Ricerca biomedica rilevanti sull’argomento e riguardanti ad esempio nuovi test diagnostici e nuovi protocolli terapeutici, facendo al contempo tesoro dei big data prodotti dal Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e del suo know-how epidemiologico e di Salute Pubblica. Il progetto si articola intorno a due azioni: 1) mappare tutte le attività di Ricerca sul Covid-19 nate all’interno dell’IRCCS attraverso la realizzazione di un database dinamico che contiene tutte le iniziative, gestito dalla Direzione Scientifica dell’IRCCS stesso e quindi messo a disposizione della comunità dei ricercatori per favorire l’interdisciplinarietà ed ottimizzare le collaborazioni; 2) creazione di un database clinico dei pazienti con infezione da Covid-19 per garantire in primis, in modo sicuro, i principi etici e di privacy su questa raccolta dati e quindi per mettere a disposizione dei ricercatori elementi informativi di altissima qualità su cui eseguire le ricerche dedicate. Questo database si integrerà completamente con la nostra cartella clinica elettronica. l’Unità di Ricerca Covid-19 ha già accolto molteplici progetti di Ricerca, approvati in tempi rapidi seguendo un percorso in ‘fast track’ messo a disposizione dal nostro Comitato Etico. Uno studio valuterà l’entità e l’andamento clinico dell’infezione da Covid-19 nei pazienti con tumori solidi; un altro studierà l’effetto del virus sul tratto gastro-intestinale e sul fegato. Altre ricerche si occuperanno di target diagnostici per percorsi personalizzati e di definire l’identikit della risposta infiammatoria ‘esagerata’ (la cosiddetta ‘tempesta citochinica’) e individuare quali siano i ‘predittori di risposta’ nei pazienti con COVID19. Infine anche il Gemelli prenderà parte allo studio multicentrico ECMOCARD, sulla ‘tecnica ECMO’ (Extra-Corporeal Membrane Oxygenation), frontiera d’emergenza per ossigenare il sangue dei pazienti con polmonite bilaterale da COVID19. In tema di nuove terapie infine si aderirà al ‘protocollo Pascale’ sul tocilizumab, che sarà disponibile anche per i pazienti ricoverati al Gemelli e al Columbus COVID-2 Hospital”.
“È fondamentale – conclude il professor Scambia – che anche in questa fase di emergenza la Ricerca continui a raggiungere l’eccellenza, per trovare cure efficaci e soprattutto sicure per i nostri cittadini oltre che per contribuire, su scala globale, alle conoscenze su questa temibile malattia”. Per sostienere Columbus Covid-2 Hospital è possibile effettuare una donazione su conto corrente bancario UniCredit – IBAN: IT 59 Z 02008 05314000102940493. Intestato a: Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS Causale: “Emergenza COVID”. Oppure su conto corrente postale Poste Italiane – IBAN: IT 37 E 07601 03200001032013003. Intestato a: Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS Causale: “Emergenza COVID”.
Oggi, in contemporanea con la conferma dell’apertura del Covid 2 Hospital il Presidente della Fondazione Giovanni Raimondi annuncia una importante partnership della Fondazione Gemelli IRCCS con Eni Spa che con un contributo straordinario sosterrà tutti gli investimenti necessari per il Columbus Covid 2 Hospital. “Siamo davvero grati a Eni e riconoscenti per la sensibilità e la generosità dimostrata in una emergenza sanitaria mondiale – afferma il Presidente Raimondi – , manifestando così attenzione concreta verso i malati e verso l’equipe medica e sanitaria che senza sosta assicura ai degenti affetti da Covid19 le migliori cure possibili nella massima sicurezza. Una scelta di grandissimo rilievo da parte di un gruppo che è una colonna portante del Paese a supporto delle strutture sanitarie su cui ricade oggi il compito di fronteggiare una situazione di emergenza sanitaria senza precedenti”. La nascita di Columbus Covid2 Hospital, annunciata venerdì 6 marzo in una conferenza stampa presso la Regione Lazio, diventa quindi realtà. Il Columbus Covid2 Hospital dovrà assistere i pazienti affetti o i casi sospetti di Covid19 al fine di supportare l’Hub Regionale – Ospedale Spallanzani nel fronteggiare l’emergenza sanitaria in atto.
“La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS ha accolto questa richiesta, di grande preveggenza da parte del Governo della Regione Lazio, con senso di responsabilità, data l’attuale situazione, mettendo a disposizione del Servizio sanitario nazionale le proprie competenze cliniche. Il nostro ringraziamento va ai medici, agli infermieri e al personale tecnico sanitario dal principio in prima linea con assoluta abnegazione nel fronteggiare l’epocale emergenza sanitaria”, dichiara il professor Rocco Bellantone, Direttore del Governo Clinico del Gemelli e Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Entro dieci giorni il Columbus Covid2 Hospital sarà completato con una dotazione complessiva di 74 posti letto singoli e 59 posti letto di terapia intensiva, interamente dedicato ad accogliere e trattare pazienti con Coronavirus Covid19. Quanto al personale medico e infermieristico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS progressivamente impiegato, i posti letto delle degenze ordinarie (specialità infettivologia, pneumologia e medicina interna) disporranno di 20 medici, 65 infermieri e 22 operatori socio sanitari. I 59 posti letto di terapia intensiva vedranno impegnati 48 anestesisti/rianimatori e 180 infermieri. Inoltre, 12 infermieri e 6 operatori socio sanitari saranno dedicati all’accoglienza e all’accettazione dei degenti provenienti dal Pronto soccorso del Gemelli con personale sanitario del Policlinico adeguatamente protetto. Il Columbus Covid2 Hospital sarà dotato delle migliori tecnologie sanitarie al momento disponibili.