Arrivano nuove minacce informatiche che sfruttano l’argomento Coronavirus: a segnalarle è il compartimento Polizia postale di Piemonte e Valle d’Aosta. “In particolare – spiega la polizia – sono stati segnalati due malware diffusi via e-mail attraverso campagne massive di spam che potrebbero interessare anche le caselle di posta istituzionali inducendo in errore gli operatori“. Il primo malware e’ un file denominato ‘CoronaVirusSafetyMeasures.pdf‘ e “avvia il download di contenuti spazzatura”; il secondo assume la forma di un file con allegato .doc suggerendo alcune precauzioni al virus “a firma di tale dottoressa Penelope Marchetti dell’Oms”.
Poliziamoderna di questo mese apre con un primo piano dedicato alle truffe, in particolare a quelle commesse ai danni di persone indifese come gli anziani, truffe che nella delicata fase di emergenza che stiamo attraversando hanno assunto la forma dello sciacallaggio con i falsi tamponi porta a porta per verificare la presenza del Covid-19. A ciò si aggiungono le variegate tecniche di “aggancio” di truffatori che si “spacciano” per poliziotti o addetti ai controlli degli impianti. Esperti delle Squadre mobili illustrano le strategie operative utilizzate per contrastarle. Gli esperti del Servizio polizia postale e delle comunicazioni parlano invece del recente aumento delle frodi informatiche sul Web: grazie all’esperienza maturata in tanti anni di attenzione al fenomeno e al coordinamento dell’attività di 20 Compartimenti e 80 Sezioni, danno consigli su come fare acquisti su Internet in sicurezza.
Fondamentale anche il ruolo del Commissariato on line: il responsabile ne illustra l’attività di raccolta delle segnalazioni degli utenti da tutta Italia. In questo numero si racconta, inoltre, come l’Istituzione polizia stia affrontando il contagio da Covid-19: grazie a una tempestiva comunicazione, agli interventi adottati e a un Servizio sanitario in grado di presidiare capillarmente tutto il territorio, al momento si sono registrati solo alcuni casi di contagio tra i poliziotti e le poliziotte, che pure in questi giorni così delicati continuano a svolgere, con il tradizionale senso di responsabilità e le necessarie precauzioni, i propri compiti istituzionali, ma anche una preziosa assistenza a tutti i cittadini in difficoltà. Infine, il sociologo del lavoro e professore emerito della Sapienza Domenico De Masi spiega l’importanza della comunicazione e della “catena di comando” in situazioni difficili e complesse come quella che stiamo vivendo e come l’epidemia da Coronavirus è destinata a cambiare i nostri modelli comportamentali e lavorativi, accelerando l’adozione su larga scala dello smart working che secondo De Masi, uno dei massimi esperti italiani del telelavoro fin dagli anni ’90, porterà vantaggi sia alle aziende pubbliche e private che ai lavoratori.