Nonostante l’emergenza coronavirus, la Cina pensa anche alle missioni spaziali. La prima missione esplorativa della Cina su Marte è stata denominata Tianwen-1, secondo quanto annunciato oggi dall’Amministrazione nazionale dello spazio cinese (Cnsa), in occasione della Giornata cinese dello spazio.
Il nome deriva dal lungo poema “Tianwen“, che significa “domande celesti” o “domande in cielo“, scritto da Qu Yuan, uno dei più grandi poeti dell’antica Cina. La Cnsa ha dichiarato che tutte le missioni di esplorazione planetaria della Cina in futuro saranno chiamate Tianwen, a significare la perseveranza della nazione cinese nel perseguire la verita’ e la scienza e nell’esplorare la natura e l’universo.
L’Amministrazione ha anche svelato il logo delle missioni di esplorazione planetaria della Cina, con la lettera C, che indica la Cina, la cooperazione internazionale e la capacita’ di entrare nello spazio. La Cina prevede di lanciare la sonda su Marte nel 2020, con l’obiettivo di completare l’orbita, l’atterraggio e la perlustrazione in un’unica missione.
Dal 2016, la Cina ha fissato il 24 aprile come Giornata dello spazio del paese per celebrare il lancio del suo primo satellite Dongfanghong-1 il 24 aprile 1970. Quest’anno ricorre il 50mo anniversario dell’ingresso della Cina nello spazio. Zhang Kejian, capo della Cnsa, ha affermato che negli ultimi 50 anni ingegneri e scienziati spaziali cinesi hanno superato varie difficolta’ e raggiunto lo sviluppo aerospaziale attraverso l’autosufficienza e l’innovazione indipendente. La Cnsa e’ disposta a collaborare con la comunità internazionale per dare nuovi e maggiori contributi all’esplorazione dei misteri dell’universo e alla promozione del benessere umano sulla base di uguaglianza, mutuo vantaggio, utilizzo pacifico e sviluppo inclusivo.