Coronavirus, Conte commosso: “La lista dei morti è una ferita aperta, alla fine ci saranno tanti patrioti”

"Paura direi no, è una situazione che mi richiede coraggio e determinazione. Il senso di responsabilità che sento mantiene inalterate tutte le mie facoltà"
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Il momento più difficile? “E’ stato quando abbiamo dovuto per la prima volta disporre la zona rossa nei comuni del lodigiano. Dieci comuni, 50mila abitanti. E allo stesso modo per Vo’. Io sono un giurista, non era mai successo prima. E poi la lista dei decessi: quando ho dovuto confrontarmi coi primi decessi abbiamo toccato con mano una ferita che si sarebbe aperta sempre più”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte in un’intervista ad Accordi e disaccordi, mostrandosi commosso.

A chi gli chiede se abbia paura, risponde: “Paura direi no, è una situazione che mi richiede coraggio e determinazione. Il senso di responsabilità che sento mantiene inalterate tutte le mie facoltà“. “Io risponderò del mio operato. Non scapperà assolutamente”, aggiunge Conte. “Sono sicuro che la lista dei patrioti, non chiamiamoli eroi, sarà lunghissima. E dall’altra parte spero che la lista dei disertori rimanga bianca”

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