Coronavirus, il dg dell’Ospedale San Giovanni: “Nel Lazio la gestione sta funzionando”

"Restando prudente sul futuro, posso dire che la Regione Lazio si è mossa con grande anticipo nell'affrontare l'emergenza"
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“Restando prudente sul futuro, posso dire che la Regione Lazio si e’ mossa con grande anticipo nell’affrontare l’emergenza. Tra febbraio e marzo abbiamo attraversato tre fasi di organizzazione e i risultati ci dicono che fino ad oggi siamo stati in grado di gestire e di dare una risposta anche di qualita’ ai pazienti del nostro territorio”. Lo ha detto il direttore generale dell’ospedale San Giovanni di Roma, Massimo Annichiarico, in un colloquio Skype con l’agenzia Dire.

Oltre ad accogliere e gestire i pazienti sospetti o positivi al Covid-19, il San Giovanni sta svolgendo un ruolo di supporto ai Covid Hospital. “Proprio in virtu’ della riconversione di altre strutture, noi abbiamo potenziato le attivita’ legate al politrauma e ad altre patologie rilevanti come l’infarto miocardico acuto e l’ictus – ha spiegato Annichiarico – Inoltre il 7 aprile aprira’ il laboratorio per i test, che sara’ rivolto a dare risposte a chi si occupa e gestisce pazienti Covid, ma sara’ sicuramente utile anche per la sorveglianza dei nostri operatori”.

Il Dea dell’ospedale San Giovanni ha subito una vera e propria riorganizzazione. “Abbiamo allestito due spazi all’interno della struttura che sono dedicati alla gestione dei pazienti positivi o sospetti Covid – ha continuato Annichiarico – Questo adeguamento e’ stato strutturale, logistico, operativo e anche di protocolli di assistenza e ci ha consentito finora di rispondere in piena sicurzza alle esigenze dei pazienti e degli operatori. Poi abbiamo dovuto riconfigurare il resto del sistema di offerta, creando spazi piu’ adeguati per accogliere i pazienti con le patologie ‘tempo dipendenti’, riducendo come hanno fatto anche gli altri ospedali le attivita’ elettive e aprendo 40 posti letto di attivita’ pneumologica di pazienti no Covid, per garantire che gli ospedali Covid potessero trasferire a noi i pazienti liberando i loro spazi”.

Anche al San Giovanni, come negli altri ospedali di Roma, si e’ registrato un calo negli accessi al Pronto soccorso, segno della paura del contagio ma anche dell’inappropriatezza di certe prestazioni. Intanto e’ stata creata l’app ‘Lazio doctor Covid’ che consente ai medici di seguire i propri pazienti. È questa la strada da seguire per il dopo emergenza? “Credo che questa  condizione, nella sua drammaticita’ e tragicita’, ci abbia insegnato tante cose e stia contribuendo ad accelerare i processi di apprendimento, tra cui rientrano i supporti digitali. L’app della Regione Lazio in questo senso rappresenta un esempio di avanguardia – ha concluso Annichiarico – Attraverso l’apprendimento quotidiano stiamo scoprendo come utilizzarli in modo diverso. E’ davvero una straordinaria esperienza, non li dobbiamo perdere quando questa situazione sara’ passata”.

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